Addio all’Ipercoop e a 38 mila euro di Tari

GRADISCA. Circa 38mila euro in meno di entrate Tari, ovvero di tassa rifiuti. È questo il “prezzo” pagato dal Comune di Gradisca per l’addio dell’Ipermercato Coop di via Venuti. Il dato è emerso in sede di discussione dell’assestamento di bilancio previsionale. Certo una mancata entrata di non poco conto, visti i tempi di magra affrontati dagli enti locali. Anche se - è stato specificato dalla giunta Tomasinsig - il dato per fortuna si pareggia con un’avvenuta riduzione dei costi generali per il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti.
Abbandono e degrado intanto la fanno ormai da padroni all’ex ipermercato “Isonzo” di Coop Consumatori Nordest, che, dopo l’addio alla Fortezza per trasferirsi a Tiare shopping, è da mesi triste scatola vuota. Il complesso, oltre 5mila metri quadrati di superficie e un bacino d’utenza di 300 mila clienti l’anno che gravitavano anche attorno a Gradisca, qui è soltanto un ricordo.
Un’area adiacente (l’ex Tonon) a suo tempo era stata vincolata a destinazione commerciale dal Comune, che aveva fatto questa mossa urbanistica per tutelarsi in vista dell’addio di Ipercoop. Insomma, due aree commerciali ravvicinate, eppure in questo momento desolatamente vuote. Finora nessun imprenditore si è fatto avanti, neppure per la zona artigianale-piccolo industriale ai confini con il Comune di Mariano, e il quadro lungo la 305 si fa ancora più deprimente.
Il più piccolo complesso commerciale “La Fortezza” di via Udine, invece, tiene duro e - dopo i lavori di adeguamento alla viabilità - non solo rimane l’ultimo in città, ma ha la chance di raddoppiare le dimensioni.
Per quanto concerne Ipercoop, la situazione rimane ancora molto fumosa. Impossibile per la struttura (che rimane proprietà di Coop) un futuro sempre nel settore alimentare: non potrebbe essere interesse di Coop Nordest ospitare un concorrente in casa propria e perdipiù a due passi da Tiare. La struttura gradiscana è moderna, servita da una buona rete stradale: un vero peccato se venisse riutilizzata. Il parcheggio intanto viene usato dai richiedenti asilo del Cara come campo da cricket oppure come moschea a cielo aperto. Secondo alcuni “rumors”, un noto marchio di abbigliamento sportivo avrebbe manifestato qualche interesse per l’ex Ipercoop, ma le trattative non sarebbero andate, almeno per ora, oltre il semplice abboccamento.
Luigi Murciano
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