Addio alla “contessa buona” C’erano Lapo e John Elkann

Vip, nobiltà e gente comune a Vistorta per i funerali di Marie Brandolini d’Adda Brandino: «Voleva tutti intorno a sè, la malattia non l’ha mai cambiata»

SACILE. Rose e gelsomini rampicanti sulle pietre dell’ultima dimora della contessa Marie Angliviel de la Beaumelle Brandolini d’Adda: ieri mattina, l’addio nel camposanto a Cavolano. Nel silenzio della campagna e con la sobrietà del dolore trattenuto nella compostezza.

«Marie voleva tutti intorno a sé». La folla commossa si è stretta intorno al conte Brandino Brandolini d’Adda e ai figli Guido Brando, Marcantonio e Gioacchino. A Vistorta, nella piccola chiesa della Trasfigurazione di Gesù, la cerimonia funebre è stata celebrata da don Benito Introvigne. «Preghiere – il parroco ha ricordato il dono della speranza davanti al feretro portato a braccia dalla villa Brandolini – per la consolazione e la pace».

Il borgo vicino a Sacile era molto amato dalla contessa Marie, stroncata a 50 anni da un male che non perdona. Per le sue esequie la famiglia Brandolini d’Adda era al completo, con i parenti francesi. Davanti all’altare nei banchi il conte Brandino, i figli, le nipoti Bianca e Coco, la famiglia francese, poi le sorelle Cristiana e Maria Sole Agnelli, Lapo e Jonh Elkann, i Rattazzi, Fustemberg, Rucellai, Giol, Zanussi, Fresco, il Ghota internazionale e gli amici di Venezia.

«Marie era stata a Vistorta in marzo – hanno ricordato alcuni amici –. È abitudine della famiglia ritrovarsi nel pranzo pasquale: era radiosa e sorridente, nonostante la lunga malattia che l’ha vinta».

Sobrietà, silenzio, compostezza. E le lacrime, trattenute. John, Lavinia e Lapo Elkann abbracciano le cugine, gli zii. «Marie avrebbe voluto vederci uniti – i ricordi erano quelli degli amici di Venezia e di Sacile –, con un sorriso». Presente anche il sindaco di Sacile Roberto Ceraolo con l’assessore Vannia Gava e tanta gente che alla contessa dedica un pensiero, una preghiera.

Tanti i fiori: anche rose che sono state portate al camposanto. Il rito funebre è nel tempietto che ha la capienza limitata: in molti non riescono ad entrare, e sono rimasti per la durata della funzione, sul sagrato. Un funerale sobrio, diffuso dagli altoparlanti intorno alla chiesa e che ha scandito nei canti e nelle parole, un dolore silenzioso.

La cintura di sicurezza si è allargata a tanta gente della tenuta e di Sacile, che aveva la contessa nel cuore. La solare moglie del conte Brandino è mancata il 30 maggio a Parigi. Marie abitava con il conte Brandino e tre figli a Venezia, a palazzo Brandolini sul Canal Grande, ma Vistorta e la sua comunità erano la stella polare degli affetti, quelli forti. La tenuta di campagna era rimasta nel cuore della coppia, dove il conte Brandino dirige l’azienda vitivincola che esporta nel mondo.

«Una donna straordinaria e gentile”. La ricordano così gli amici di Sacile, Parigi e Venezia. Il “buen retiro” era stata la villa circondata del parco, nei primi anni di matrimonio dei conti. Marie Angliviel de la Beaumelle era arrivata a Vistorta nel 1987, dopo le nozze a Parigi: figlia di Armand Angliviel de la Beaumelle e Béatrice Juliette Ruth de Rothschild. Borghesia francese e aristocrazia europea, nelle nozze d’amore con il figlio di Cristiana Agnelli e di Brando Brandolini d’Adda. Ieri, l’addio.

Chiara Benotti

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