Addio al “re” del karaoke

Fabio Marzinotto è morto a 49 anni. Aveva aperto il primo locale in provincia, il Tuxedo, molto frequentato

CHIONS. Un dolore comune unisce due province per la morte di Fabio Marzinotto. Lutto nel mondo dell’imprenditoria dello spettacolo e anche dello sport, in particolare della pallacanestro.

Se n’è andato a 49 anni il “re del karaoke”, il “gigante buono” colui che per primo ha introdotto questa moda in provincia di Pordenone. Chi non si ricorda, infatti del mitico Tuxedo di Villotta, dal quale sono passati numerosi cantanti per diletto?

Ma Fabio, detto Fabione, è stato molto di più. Il suo talento precoce gli permise di diventare un giocatore di pallacanestro professionista, militando per oltre 10 anni nella mitica Hitachi, formazione della Reyer Venezia, tra A1 e A2, squadra ammiratissima e storica della pallacanestro italiana.

Fabio Marzinotto se n’è andato a causa di un male che non perdona, scoperto per altro casualmente poiché soffriva di mal di schiena. Proprio lui che è sempre stato attento all’alimentazione e alla sua salute, fu colpito a febbraio prima dall’influenza e poi da questo mal di schiena che non passava mai.

Era un male incurabile, che si è insinuato subdolo nel suo corpo, facendolo morire giorno dopo giorno. Ieri mattina l’epilogo, all’hospice di San Vito al Tagliamento. Il nulla osta per i funerali è già stato concesso.

Nato a Portogruaro nel febbraio del 1966, Fabio Marzinotto ha sempre vissuto a San Biagio, una piccola frazione di Cinto Caomaggiore immersa nelle campagne. Proprio del paese veneziano che aspira al passaggio in Friuli Venezia Giulia era anche un altro campione dello sport, il ciclista Andrea Carolo, scomparso a 21 anni per circostanze ancora misteriose il 23 marzo.

Tra l’altro Fabio e Angelo si conoscevano, si frequentavano e si stimavano. È incredibile come in soli 8 giorni due come loro, due idoli, siano stati uniti da un atroce destino.

Dopo gli studi delle medie a Cinto si è trasferito a Venezia, frequentando prima il Liceo Benedetti, poi il Parini nella vicina Mestre. Aveva un talento formidabile.

Alto 2 metri e 2, ha giocato una vita a pallacanestro, e smessi i panni del cestista, ruolo ala-pivot, è diventato imprenditore musicale. Ha gestito negli anni 90 il Tuxedo, storico locale di Villotta che sorgeva provinciale della Val d’Arzino, in un posto strategico, a metà strada tra Villotta di Chions, dove nel frattempo si era stabilito andando ad abitare in via Pertini; e Pravisdomini, a due passi dalle località veneziane e trevigiane.

Impossibile per coloro che erano rimasti affascinati dalla trasmissione televisiva all'epoca condotta da Rosario Fiorello non frequentare quel locale. L’esperienza del Tuxedo si è poi conclusa.

A quel punto Fabione ha preso i suoi strumenti e ha cominciato a girovagare tra il Veneto e il Friuli, dispensando divertimento a volontà. Mancherà a tutti.

Questa sera alle 20 la recita il rosario nella chiesa di via Roma a Cinto Caomaggiore dove domani alle 15.30 verranno celebrate le esequie. Chions ha perso la sua voce.

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