Addio ad Angelo Montagner il “tuttofare” delle biciclette

Come un fulmine a ciel sereno s’è diffusa rapidamente in città la notizia della scomparsa di Angelo Montagner, 79 anni. Era per tutti Angelo, l’uomo che riparava le biciclette. Grazie alla sua...

Come un fulmine a ciel sereno s’è diffusa rapidamente in città la notizia della scomparsa di Angelo Montagner, 79 anni. Era per tutti Angelo, l’uomo che riparava le biciclette. Grazie alla sua maestria, per anni i pordenonesi hanno potuto pedalare su biciclette funzionali sistemare dalle sue sapienti mani. Erano anni, quelli, in cui il mezzo di locomozione prediletto era proprio quello su due ruote.

In molti se lo ricordano intento a saldare telai o riparare guarnizioni nella sua officina di viale Grigoletti, a fianco dell’attuale concessionaria d’automobili. «Una bottega d’altri tempi – ricorda il figlio Daniele – in cui tutti gli utensili e i ferri del mestiere erano fatti artigianalmente, in casa. Non c’era bisogno di grandi attrezzature: a mio padre bastava la corrente elettrica per mettere in moto un compressore o una mola».

Angelo Montagner era originario di La Salute di Livenza, località di San Stino, ed era arrivato a Pordenone negli anni Sessanta. Il suo primo lavoro in città è stato proprio in una fabbrica di biciclette, e proprio in viale Grigoletti. Poi l’aziendina ha chiuso e lui ha deciso di mettersi in proprio: era la fine degli anni Sessanta e, fino al giorno della pensione circa trent’anni dopo, il suo lavoro è diventato la sua “missione”.

Il cordoglio per la morte di Angelo Montagner ha fatto in breve tempo il “giro” anche di Facebook e, nell’ormai celeberrimo gruppo “Sei di Pordenone se...” chi l’ha conosciuto l’ha voluto ricordare così: «Se di Pordenone se portavi la bicicletta ad aggiustare da Angelo, in viale Grigoletti. Improvvisamente ci ha lasciati», «Ciao Angelin, riposa in pace», «Ho un ricordo particolare: ho lavorato con lui per un paio di mesi. Avevo 13 anni, mi ha insegnato ad aggiustare le biciclette e alcuni trucchi di mestiere... Ciao Angelo», «Ci mancherai la mattina a bere il caffè».

Anche dopo la pensione, aveva continuato ad aggiustare biciclette finchè il fisico gliel’ha permesso. Erano tante le sue sofferenze, ma nulla poteva far presagire una fine così repentina. Angelo Montagner lascia la moglie Iolanda e i figli Daniele, Daniela e Paola. Ancora da definire la data dei funerali. (l.v.)

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