Addio ad Alfonso Acampora, avviò la prima pizzeria nella Bassa

Arrivato a San Giorgio da Agerola nel 1968, assieme alla moglie e alle figlie più grandi aveva rilevato lo storico “Bar Centrale” di via Roma, dove diede subito inizio all’attività di pizzaiolo

SAN GIORGIO. Un altro pezzo della storia del commercio sangiorgino se ne va con la morte di Alfonso Acampora, che nel 1968 avviò con la moglie Consiglia, la prima pizzeria della Bassa friulana.

Aveva 80 anni. Lascia il figlio Nicola, che porta avanti con la moglie Patrizia l’attività, e le figlie Serafina, Silvia e Filomena.

Nel pomeriggio sono stati celebrati i funerali in Duomo a San Giorgio. Il corteo è partito dalla casa di riposo “Chiabà”, e ha effettuato una breve sosta di saluto davanti alla pizzeria per poi proseguire a piedi fino in chiesa.

Con la morte di Alfonso se ne va un sangiorgino “verace”, concreta testimonianza dell’imprenditore lungimirante e acuto – prima di lui nella Bassa esistevano pizzerie solo a Palmanova e Cervignano – che portò il sole della sua Napoli a San Giorgio.

Arrivato da Agerola nel 1968, assieme alla moglie e alle figlie più grandi aveva rilevato lo storico “Bar Centrale” di via Roma, dove diede subito inizio all’attività di pizzaiolo.

Una vera novità per quegli anni nella Bassa. Dopo alcuni anni demolisce il vecchio locale per far posto ad un ambiente funzionale e moderno.

Pian piano gli succede il figlio Nicola al quale insegna tutti i segreti del suo mestiere, ma lui resta presente.

Dopo la morte della moglie, lascia il lavoro “attivo” ma è sempre li per una parola con i clienti, un saluto, un sorriso.

A dicembre dello scorso anno è stato colto da un malore dal quale non si è più ripreso. (f.a.)

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