Addio ad Alessandro Del Torre, pioniere dell’antinfortunistica

UDINE. Si è spento domenica, a 63 anni, l’imprenditore Alessandro Del Torre, pioniere dell’antinfortunistica in Friuli. Insieme alla moglie Vilma e al papà Isidoro, che andava in giro in bici vendendo i suoi guanti all’uscita di cantieri, capannoni e piccole fabbriche, aveva aperto il primo negozio di antinfortunistica ricavando un piccolo magazzino di 18 metri quadrati nel garage di casa nel lontano 1978.
Da quella volta l’attività non si è più fermata e dopo il primo negozio aperto nel 1986 in viale Palmanova, nel 1994, contestualmente all’entrata in vigore della 626, l’azienda si è trasferita in una struttura di 2.400 metri a Pradamano dove opera ancora oggi.
Il sogno realizzato di Alessandro e Vilma è oggi gestito dalle figlie Ketty e Ingrid che in questi ultimi cinque anni hanno preso in mano le redini dell’azienda che conta 11 dipendenti. Instancabile e diretto quando si trattava di lavorare, Del Torre viene ricordato dai suoi ormai ex dipendenti (anche se in azienda si faceva vedere spesso e si teneva aggiornato anche telefonando) come una persona allegra e molto conviviale.
«Memorabili le cene di Natale e le grigliate tutti insieme, ma anche il pranzo a Venezia - spiegano dalla sede di Pradamano -. Alessandro ci ha sempre fatto sentire come in una grande famiglia».
Anche per questo la notizia della sua morte improvvisa, probabilmente a causa di un problema cardiaco, ha colpito tutto lo staff della Del Torre.
Al di là del lavoro, Alessandro Del Torre aveva una grande passione per la lettura (in casa aveva talmente tanti volumi che era stato costretto a portare alcuni in magazzino) e aveva anche pubblicato due libri: “Ginocchia sbucciate - Storia dell’ultima generazione che visse secondo natura” e “E viene la sera”.
Un altro piacere che ha sempre coltivato è stato quello dei viaggi: New York, India, «amava viaggiare con la moglie per conoscere nuove culture - riferiscono gli amici -, ma era innamorato della sua terra e soprattutto della cucina friulana, infatti era un discreto cuoco e una buona forchetta».
Oltre alla moglie Vilma e alle figlie Ingrid e Ketty, lascia anche il nipote Christian. I funerali si terranno mercoledì 9 novembre, alle 10.30, nella chiesa del cimitero di San Vito.
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