Addio a Valditara, fu numero uno dell’Arma e comandante della Julia

Si è spento a 93 anni a Udine il generale di Corpo d’Armata Lorenzo Valditara. Una carriera straordinaria: comandante generale dell’Arma dei carabinieri dal 14 settembre 1981 al 19 gennaio 1984, in precedenza aveva ricoperto l’incarico di capo di Stato Maggiore della Brigata Alpina Julia, dal ’66 aveva comandato il 2º Reggimento Artiglieria di Montagna sino al ’68, anno in cui era divenuto Capo di Stato Maggiore della Brigata Alpina Cadore, della quale fu Comandante nel ’72. Promosso Generale di Corpo d’Armata nel ’77, nel ’78 era divenuto Comandante del IV Corpo d’Armata Alpino.
Nato a Novara, Lorenzo Valditara risiedeva ormai da anni a Udine dove aveva scelto di stabilirsi una volta raggiunta la quiescenza. Era uscito dall’Accademia col grado di sottotenente dell’artiglieria da montagna e subito (era il 1942) mandato in Russia con la Tridentina. Promosso tenente per meriti di guerra durante la ritirata, dopo il rientro in Italia riprese il servizio. Deportato dai tedeschi in vari campi di lavoro, a Sambostel si trovò in compagnia dello scrittore Giovannino Guareschi e dell'udinese Martino Scovacricchi, destinato poi a diventare sottosegretario alla Difesa e suo grande amico.
Dopo quattro anni, ormai capitano, Valditara passò a Udine, nella sede del comando della Julia in via Sant'Agostino. Poi scuola di guerra, comandi vari (tra i quali, nel '57 a Bolzano, il Secondo artiglieria da montagna della Tridentina, lo stesso della Russia) e nel 1962 il ritorno alla Julia come capo di stato maggiore e poi, col grado di colonnello, capo di stato maggiore delle truppe alpine Carnia Cadore a San Daniele.
Altre tappe importanti: il comando della brigata Cadore a Belluno e l'incarico di responsabile della Direzione generale Amat (Armi, munizioni e armamenti terrestri) a Roma, cui facevano capo 17 stabilimenti militari e civili. Promosso generale di corpo d'armata, ha avuto il comando del quarto corpo alpino a Bolzano e, infine, quello della Regione militare Nord Est a Padova. A Udine è stato consigliere della Banca d'Italia e nel capoluogo friulano si è dedicato alla riorganizzazione della Croce rossa (ha presieduto il comitato provinciale dal 1985 al ’90): ha creato il sottocomitato di Tolmezzo e le sezioni di Tarvisio, Tarcento, Cividale.
I funerali si svolgeranno sabato alle 10.30 nella chiesa del Tempio Ossario di Udine. La salma sarà tumulata nel cimitero di Camporosso.
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