Addio a un’imprenditrice storica

CORDOVADO. Cordovado ha dato ieri l’addio a Rosalia Conte, 96 anni, tumulata nella tomba di famiglia a Rosà, in provincia di Vicenza: era moglie di Giovanni Ramonda, fondatore dell’omonima azienda avicola in via Portogruaro, che sino alla fine degli anni Novanta ha costituito una delle più importanti imprese locali. Lo testimonia Sergio Vegnaduzzo, che nell’azienda Ramonda ha lavorato come responsabile amministrativo per 36 anni. «La signora Rosalia e il marito Giovanni – racconta – erano arrivati a Cordovado nel 1952-53. Partiti con il commercio di conigli, tra il 1957 e il 1958 avevano avviato in via Portogruaro un’attività di macellazione di polli e tacchini». La lungimiranza del titolare permise di creare una delle prime catene di lavorazione di prodotti avicoli in Italia e in Europa. Fu una crescita progressiva nel periodo del boom economico degli anni Sessanta e Settanta. L’azienda occupò una sessantina di dipendenti tra impiegati, addetti alla lavorazione e autotrasportatori, tutti della zona. «In questa fase di espansione commerciale – ricorda Vegnaduzzo –, la moglie Rosalia e la cognata Natalia collaboravano attivamente con i fratelli Giovanni e Umberto nell’attività, conciliando azienda e famiglia e non risparmiandosi nel lavoro manuale». L’attività cessò agli inizi del Duemila con la morte del titolare, ma i figli hanno seguito le orme imprenditoriali del padre. Giancarlo con l’avvio di un’attività di import-export nel medesimo settore agroalimentare, Lorenzo con la catena di abbigliamento Sorelle Ramonda.