Addio a Renata, istruttrice morta negli Usa

BUJA. L’emergenza coronavirus le ha impedito di rivedere la madre che voleva darle l’ultimo saluto ma a Buja, dove torneranno le sue urne, nessuno dimentica il sorriso di Renata.
È mancata mercoledì nella sua casa di Oklahoma City in Usa, Renata Nicoloso, 50 anni, bujese proveniente da una famiglia cosmopolita. Renata Nicoloso combatteva contro una grave malattia da due anni e nonostante la sua ferrea volontà, non è riuscita vincere quella difficile battaglia.
Suo fratello Gregorio era tornato due mesi fa dall’America con l’intento di accompagnare la madre 82enne Alessandra che voleva stare accanto alla figlia a Oklahoma City, ma l’emergenza coronavirus ha imposto l’interruzione dei voli verso il nuovo continente, e il ricongiungimento non è stato possibile.
Figlia del bujese William Nicoloso che con la moglie tarcentina Alessandra Ripari negli anni Cinquanta era emigrato prima in Venezuela e poi negli Stati Uniti, Renata era tornata a Buja nel 1983 con la madre e i fratelli Gregorio e Milena: il padre intanto era morto in un incidente stradale mentre gli altri tre fratelli avevano proseguito le loro vite in America.
A Buja, Renata si era inserita bene. Dopo gli studi al Manzini di San Daniele, aveva iniziato a lavorare nell’impresa edile Emme Ursella di Buja, per la quale aveva curato la gestione amministrativa. Contemporaneamente, aveva portato avanti la sua grande passione per lo sport diventando istruttrice di fitness: Renata si era fatta conoscere per la sua bravura in molte palestre dell’area collinare e a Buja aveva insegnato anche a Spazio sport.
Nella città collinare Renata ha vissuto fino al 2014 e poi si era spostata in Oklahoma quando il marito Kurt – ingegnere civile di provenienza americana che allora lavorava alla base di Usaf di Aviano – aveva dovuto tornare nel suo paese lei si era trasferita con lui.
In America, Renata aveva trovato lavoro sempre come impiegata all’azienda di noleggio auto Hertz e tutto andava per il meglio, quando una malattia che aveva già superato nel 2009, è tornata a colpirla con maggiore forza due anni fa. Lei ha combattuto fino alla fine nella sua casa di Oklahoma City ma nel pomeriggio di mercoledì scorso è mancata, alcune ore dopo aver sentito il fratello Gregorio via Skype.
La notizia si è sparsa velocemente a Buja dove tante persone ricordano il sorriso di quella donna piena di energia, che fino all’ultimo ha trasmesso positività ad amici e parenti: «Nonostante i dolori che le provocava la malattia – racconta il fratello Gregorio – Renata ha sempre dimostrato molto coraggio, e chiedeva a noi come stavamo. Fino all’ultimo ha combattuto nella sua casa a Oklahoma City dove che aveva organizzato come piaceva a lei. Mia sorella era una persona bella fuori e anche dentro e tutti le volevano bene per la sua giovialità».
Renata Nicoloso lascia la madre Alessandra, la figlia Cristina, i fratelli Gregorio, Alessandro, le sorelle Cinzia, Patrizia e Milena, le cognate Solidea e Angela, i cognati Riccardo e Patrick, e i tutti i suoi adorati nipoti. I funerali si svolgeranno negli Stati Uniti, ma la famiglia fa sapere che sarà celebrata una funzione anche a Buja, dove torneranno le spoglie di Renata per essere sepolte accanto al padre William, come lei desiderava. Anche l’amministrazione comunale, con il sindaco Stefano Bergagna, ha espresso cordoglio e vicinanza alla famiglia Nicoloso.
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