Addio a Pinos, manager Despar e calciatore
TORVISCOSA. La famiglia e il calcio erano la sua vita. Ma molti in Friuli ricordano di aver ottenuto un lavoro grazie a lui. È mancato martedì all’ospedale di Udine, Loris Pinos, direttore e responsabile, nonché capo zona per il Friuli Venezia Giulia della Despar, ma anche giocatore di calcio dell’Us Trivignano, squadra con la quale è arrivato a disputare il campionato Interregionale.
Loris Pinos, che aveva 75 anni e viveva a Torviscosa dove era nato e cresciuto, lascia la moglie Giselda e i figli Cristina e Paolo, e quattro nipoti, che adorava. Era risultato positivo al Covid–19 da circa due settimane e negli ultimi giorni le sue condizioni sono peggiorate tanto da rendere necessario il ricovero al Santa Maria degli Angeli, dove la situazione è precipitata fino al decesso di martedì.
Loris Pinos ha trascorso la sua vita professionale come direttore di diversi supermercati della Despar, tra cui quelli di San Giorgio di Nogaro, Marano Lagunare, Palmanova, dimostrandosi persone capace e preparata, e soprattutto dotata di grande umanità.
Come racconta commosso il figlio Paolo «nel suo piccolo ha cercato di dare una mano a tutti quelli che poteva. In tanti, conoscendo la sua professione – prosegue Paolo Pinos –, andavano a chiedergli lavoro e lui era sempre pronto ad aiutare tutti per quanto poteva. Era anche stato nominato responsabile di zona per il Friuli Venezia Giulia: si può dire che ha trascorso l’intera vita lavorativa alla Despar».
In gioventù Loris Pinos era stato una delle colonne della Us Trivignano: il calcio era la sua passione e ha militato nella squadra con grande impegno e determinazione arrivando al campionato Interregionale.
Il figlio Paolo, ricorda ancora: «Quando nacqui io papà abbandonò l’attività agonistica che tanto amava, lasciando la squadra che era nel girone di Eccellenza. Lo ha fatto – racconta ancora il figlio – perché l’oneroso impegno non lo faceva stare vicino alla famiglia e lui desiderava starci accanto.
Era molto conosciuto negli ambienti sportivi, anche nonostante fossero passati tanti anni da quando aveva lasciato il calcio giocato. Ma era anche conosciuto per la sua professione e ancora ci sono persone che quando lo incontravano si ricordavano della sua presenza all’interno dei punti vendita. Mio padre, era una persona solare, attaccatissimo alla sua famiglia.
A lui importava solo stare con noi: siamo sempre stati una famiglia unita, lui ci teneva tanto e quello ci ha insegnato. A ogni ricorrenza voleva stessimo tutti insieme, soprattutto per coccolarsi i suoi quattro nipotini, tre figli miei e uno di mia sorella Cristina, per i quali stravedeva».
Il figlio di Loris Pinos sottolinea ancora la disponibilità del padre verso di lui e la sorella, raccontando che «papà andava spessissimo a dare una mano a mia moglie che gestisce un bar a Pavia di Udine, dove si è fatto tanti amici, perché lui aveva sempre la battuta pronta e una barzelletta da raccontare, sapeva stare con le persone che conquistava con le sue allegria e solarità».
Il figlio Paolo si commuove e, preso dall’emozione, aggiunge: «Ho tanti ricordi di mio padre, di una bella persona dal sorriso contagioso, aveva un’allegria che non poteva non coinvolgerti. Tutto questo ora non ci sarà più, ma noi resteremo una famiglia unita come lui voleva». —
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