Addio a Manera, anima del turismo lignanese

LIGNANO. Lignano ce l’aveva nel cuore. Aveva nel cuore la sua crescita, il suo futuro. Aveva idee nuove Mario Manera, lui uno dei protagonisti dello sviluppo della località balneare negli anni ’60. Idee all’avanguardia, idee capaci di rompere gli schemi, di valorizzare le potenzialità della riviera friulana a livello internazionale.
Si è spento a 77 anni, Manera, dopo una lunga malattia. Imprenditore, albergatore, ex assessore al turismo nella prima giunta Meroi, presidente dell’Azienda di promozione turistica. Con lui se ne va un’anima della storia lignanese.
Se ne va per sempre un innovatore. Fu lui a ideare la manifestazione motoristica Enduro 24 ore, fu lui a promuovere lo spettacolo televisivo nazionale Giochi senza frontiere, fu sempre lui a portare Lignano - prima spiaggia in assoluto - in diretta su “Panorama Kamera”, un programma in onda sui canali tedeschi, austriaci e svizzeri che ogni giorno registrava 50 milioni di contatti.
Lui, originario della provincia di Belluno, era arrivato a Lignano nel 1965, iniziando a lavorare come barista nell’albergo della famiglia Bocus.
Negli anni ’70 aveva deciso di mettersi in proprio gestendo l’hotel Residence. Dal 1989 aveva poi preso in gestione l'hotel Abbazia di via Carinzia, ora gestito dai figli Martin e Mauro, mentre il terzo figlio Manuel è occupato in altro settore.
«Mio padre - ricorda Martin - si è prodigato davvero tanto per Lignano e per la sua riuscita turistica con idee nuove rispetto al panorama che c’era nell’Alto Adriatico. Era molto attivo politicamente ai tempi dell’amministrazione Meroi e aveva collaborato attivamente con l’Associazione albergatori. Aveva Lignano nel cuore e ha sempre fatto tutto quanto era possibile nelle sue forze e nei suoi programmi per far conoscere Lignano come un’eccellenza turistica».
Un carattere battagliero, il suo. Credeva fortemente nelle proprie idee per migliorare il turismo lignanese, come ricorda il nipote, l’albergatore Pierfrancesco Bocus: «Sapeva ascoltare quello che gli veniva proposto - dice -, aveva sempre delle idee nuove per la città ed era una delle anime dell’Associazione albergatori. Era una persona di compagnia, me lo ricordo divertirsi ai carnevali di Lignano».
Lo ricordano l’ex sindaco Steno Meroi e l’attuale assessore Paolo Ciubej, che di quella giunta dal 1980 al 1985 fu vicesindaco. «Ha dato un grande contributo allo sviluppo della città – afferma -, era una persona stimata da tutti». Nel 1967 Manera fu anche tra i soci del Cineclub, costituito nella vecchia sala Diana, e per tutta la vita si dedicò a quella città che amava.
Lignano gli dirà addio venerdì, alle 15, nel duomo di Sabbiadoro. Dirà addio a chi ha saputo innovare, a guardare oltre, sperimentare, portare in città manifestazioni di livello internazionale, eventi unici nel loro genere. Dirà addio a chi non ha mai smesso di lavorare per una Lignano migliore, sapendone valorizzare le sue potenzialità, presentandola sempre come un’eccellenza. Dirà addio a chi l’ha avuta sempre nel cuore.
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