Addio a Liliana, la signora dei garofani
Per tutti era la dama dei garofani. Ne comprava a centinaia, poche settimane prima di ogni 25 aprile. E poi il giorno della Liberazione, durante il corteo verso il monumento della Resistenza, li lanciava dal balcone della sua casa in via Poscolle. Un garofano come simbolo di libertà, rimarcava Liliana Tonero. Un garofano per mantenere una promessa. Quella che aveva fatto al marito, il pittore friulano Guido Tavagnacco che alla Resistenza, di cui aveva fatto parte, aveva dedicato numerosi dipinti. «Continuerò a lanciarli finché sarò in vita, proseguendo la tradizione che tu avevi inaugurato» gli aveva detto. E così aveva fatto, anno dopo anno, in difesa dei valori della democrazia e dell’antifascismo. Ora Udine deve dirle addio. Liliana Tonero si è spenta martedì all’ospedale della città a 86 anni.
Era una donna solare e sorridente. «Per me era la mia migliore amica, era la mia confidente – racconta la nipote Cristina – e mi mancherà tanto. Ogni anno ordinava centinaia di garofani sempre nello stesso posto, in un’azienda che vende fiori all’ingrosso aspettando con trepidazione il momento in cui poterli lanciare». L’ultima volta era stata nell’aprile del 2016. «Sì – prosegue – poi gli anni successivi ci abbiamo pensato io e mia mamma e poi mio cugino Michele proprio perché mia zia voleva mantenere la promessa fatta allo zio».
«Non dimenticarti dei fiori» le ripeteva il marito mancato nel 1990. E Liliana, che lascia i fratelli Luigi e Fabio con le rispettive famiglie, non lo aveva mai scordato. Ogni 25 aprile si affacciava dal balcone, quello della stanza dove Tavagnacco passava le giornate dipingendo. Aspettando con trepidazione il momento in cui sarebbero passato il corteo sotto casa fino al Monumento alla Resistenza in piazzale XXVI Luglio. Allora lanciava centinaia di garofani - un anno 420 - che dai partecipanti venivano raccolti e messi con orgoglio in bella vista all’occhiello della giacca. «Sono profondamente addolorato – afferma l’ex sindaco di Udine Furio Honsell – per la scomparsa di Liliana Tonero, persona straordinaria e generosa. Perdo un’amica. Il lancio dei garofani era uno dei momenti fondamentali della manifestazione del 25 aprile, un modo originale e intenso per sottolineare il valore della libertà, della democrazia e dell’antifascismo. La sua era una presenza tangibile. La scomparsa di Liliana ci rende più poveri». La ricorda con grande affetto anche il presidente dell’Anpi di Udine Dino Spanghero. «Tutti ormai aspettavano il lancio dei garofani rossi – dichiara –. Ho sempre provato grande ammirazione per Liliana, donna gentile, disponibile, fedele alla Resistenza e non potrò mai scordare quando nel 2014 mi contattò per annunciarmi che avrebbe regalato all’Anpi la collezione di quadri dedicati alla Resistenza realizzati dal marito e che ora sono esposti nella nostra sede. Un gesto di cui le sarò per sempre riconoscente». «Se tutti quelli che hanno raccolto uno dei garofani da lei lanciati, le portassero uno in omaggio – conclude –, la sua bara sarebbe ricoperta da migliaia di fiori. La ricorderemo ancora. E spero che la tradizione del 25 aprile continui». I funerali saranno celebrati domani, alle 15, nella chiesa di Moimacco. Sarà il giorno dell’addio a lei, la dama dei garofani. Lei che lanciava un fiore per tutti, «siano essi socialisti, comunisti o democristiani» come amava dire. —
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