Addio a Gina Pavan vedova di Lino Zanussi

Era malata da tempo e se n’è andata nell’anno del centenario della Zanussi.
Si è spenta domenica pomeriggio, nella villa di Ronche di Fontanafredda, Angela Pavan, per tutti la “signora Gina”, vedova del capitano d’industria, “padre” della Provincia e simbolo dell’economia del Friuli occidentale, Lino Zanussi. Aveva 92 anni. I funerali, in forma privata, saranno celebrati stamattina nella chiesa della villa; la sepoltura avverrà nella tomba di famiglia, nel cimitero di via Cappuccini.
Angela Pavan era la secondogenita di Guglielmo – produttore di acquavite originario di Vazzola, dagli anni Venti trasferitosi a Porcia – e di Eugenia Brugnera. Diplomata maestra, ottenne la prima cattedra a Visinale di Pasiano. Il padre, però, temeva per la sua incolumità: c’era la guerra e doveva affrontare il viaggio di andata e ritorno attraverso le campagne. Gina decise quindi di rinunciare e di frequentare il liceo classico, ma i bombardamenti su Pordenone le impedirono di concludere il quinto anno.
Sarà Giacomo Piccinato a presentarla al capitano d’industria, domenica pomeriggio 26 novembre 1944. «I due immediatamente si piacciono e cominciano a vedersi», scrivono Piero Martinuzzi e Nico Nanni nel libro “Lino Zanussi”. Lei abita a Porcia, lui a Pordenone: i primi tempi si sentono al telefono. Lui chiama dall’ufficio della fabbrica, lei risponde dalla distilleria paterna. Il fidanzamento avviene nell’aprile 1945, in coincidenza con l’arrivo delle truppe angloamericane.
La guerra finisce, Lino e Gina fissano la data delle nozze, che devono essere celebrate lontano dai riflettori. È l’8 settembre 1945, sabato, quando sposi e invitati raggiungono Valesella, paesino del Cadore che sarà anche meta del viaggio di nozze, otto giorni.
Tornati a Pordenone, i neosposi alloggiano al piano superiore della villetta di via Montereale. Nel 1946 nasce la primogenita Paola, due anni dopo Antonia. Gina si dedica alle figlie, Lino all’azienda, ma appena può è in famiglia.
Passano gli anni e, nel 1959, la famiglia si trasferisce nella villa seicentesca di Ronche, dotata di ampio parco, chiesa, scuderie, ex filanda e campagna coltivata: verrà ristrutturata nel 1967 ricavandone una residenza confortevole, un grande salone con camino e un ampio portico all’esterno.
Nel 1961 nasce il desiderato figlio maschio, Andrea.
Il 18 giugno 1968 muore Lino. Sei giorni dopo Gina è accanto ai cognati Antonino e Guido, in fabbrica: «Garantiamo continuità e sicurezza alla vita dell’azienda». Consigliere delegato viene nominato Lamberto Mazza. Gli anni successivi sono cronaca nota. L’azienda passa di mano, gli Zanussi mantengono quella agricola. Gina si ritira nella villa di Ronche, circondata dall’affetto delle figlie e del figlio.
Angela Gina Pavan se ne va nell’anno del centenario della storica fabbrica, pochi giorni dopo la soppressione di quella Provincia per la quale il marito aveva “combattuto” assieme al mondo politico di allora.
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