Addio a Gennaro Mansi, il re delle pizze

Aveva 90 anni ed era il capostipite di una famiglia di ristoratori. I funerali in duomo

CERVIGNANO. Il capoluogo della Bassa piange la scomparsa del “re della pizza”. Gennaro Mansi, noto non soltanto nel Cervignanese e nel Palmarino ma anche nell’Isontino e nel capoluogo friulano, si è spento sabato sera, all’ospedale di Palmanova, dove era ricoverato a causa di un improvviso aggravarsi delle sue condizioni di salute. Aveva 90 anni.

Una vita dedicata alla ristorazione, un professionista del settore, che è riuscito a coniugare gusto e culto dell’ospitalità, un’arte tramandata ai figli.

Originario di Scala, piccolo paese della Costiera Amalfitana, si trasferì a Cervignano nel 1966, assieme alla moglie Filomena, mancata 14 anni fa, e ai suoi 4 figli: Sabatino, che gestisce il ristorante pizzeria Chichibio, Cesare, titolare della pizzeria Bella Grado, Alfonso, titolare del laboratorio orafo Il Crogiolo, e Amedeo, che ha lasciato la ristorazione dopo tanti anni e che ora fa il giardiniere.

Un uomo con una grande forza di volontà, Gennaro Mansi, capostipite di una famiglia votata alla ristorazione. «Nel 1957 si trasferì a Treviso – raccontano i figli –. Lavorava di giorno alla Metalcrom e la sera dava una mano al cognato in pizzeria, la prima aperta dalla nostra famiglia. Il 16 dicembre del 1966 aprì la prima pizzeria a Cervignano, in via XXIV Maggio. Nel 1970 si spostò in piazza Indipendenza mentre nel luglio 1985, grazie alla collaborazione del figlio Sabatino, il locale si trasferì in via Carnia, dove si trova ancora oggi».

«Per nostro padre – il ricordo commosso dei figli – è stata determinante la figura di mamma Filomena, una donna con una grande forza di volontà. È stato un padre autoritario. Ci ha educati in modo severo e rigoroso. È stato lui a trasmetterci il valore dell’onestà e il rispetto per le istituzioni. Ha sempre avuto una grande passione per la ristorazione ma anche per il mondo dello sport. Ha contribuito in prima persona a far crescere realtà sportive importanti, come la Pro Cervignano».

Sabatino, Cesare e Amedeo hanno deciso di seguire, con successo, le orme del padre e, uniti, portano avanti ancora oggi la tradizione di famiglia. Alfonso, invece, ha intrapreso la carriera di artigiano. «Nel 1973 – Le parole di Alfonso –, mio fratello Sabatino aprì, a Palmanova, la pizzeria da Gennaro, gestita da Cesare fino all’83, quando passò nelle mani di Amedeo, che riuscì ad acquisire e restaurare l’albergo Commercio. Cesare, sempre in quegli anni, riuscì a coronare il sogno di aprire due locali a Udine: prima la pizzeria “Odeon” e poi la pizzeria “Concordia”, in piazza Primo Maggio».

Gennaro lascia anche i tanti nipoti, tra cui Gabriele, titolare della pizzeria Capello, e Chiara, che lavora con papà Sabatino e mamma Maria alla pizzeria Chichibio. Il funerale sarà celebrato oggi, alle 16, nel duomo.

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