Addio a Galdino Di Giusto: fu l’orologiaio di Pracchiuso

Udine, si è spento all’età di 84 anni nell’hospice del Gervasutta dopo una vita tra ingranaggi e rotelline. Faceva parte del comitato per i festeggiamenti di San Valentino. I funerali a Molin Nuovo

UDINE. Una vita trascorsa tra meccanismi, rotelline e lancette, immerso nel suono degli orologi. Fino all’ultimo. Perché quello di Galdino Di Giusto non è stato solamente un lavoro, ma una passione vera, che lo ha accompagnato con il suo ticchettio incessante fino a domenica sera, 1 ottobre, quando uno degli ultimi storici orologiai di Udine ha esaurito il tempo nell’hospice dell’istituto Gervasutta.

Aveva 84 anni, Galdino, e con lui borgo Pracchiuso ha perso un altro tassello della propria storia fatta di mani artigiane, di sudore, di dedizione, di passione e d’amore, quello per il lavoro, per la comunità e per la sua famiglia, la moglie Maria, i figli Sandra, Mauro e Nadia, il fratello Luciano e le sorelle Licia e Ferdinanda.

Originario di Bicinicco, aveva iniziato da apprendista orologiaio quando aveva 13 anni, per poi arrivare nel 1957 in via Pracchiuso con la sua neo sposa Mariute. Insieme hanno aperto un’attività, che è attiva ancora oggi, e preso casa proprio sopra al negozio.

Chi è entrato anche solo una volta “da Galdino” ne ha bene impressa l’immagine: curvo sul banchetto proprio di fronte all’ingresso, con indosso la vestaglia da lavoro, intento a maneggiare meccanismi piccolissimi con gli occhiali dalla montatura nera ben fissati davanti agli occhi e un piccolo monocolo che calava e alzava dalla lente sinistra. Anche per la felicità dei bambini.

Ma Galdino Di Giusto era pure uno di quei vecchi borghigiani che hanno vissuto appieno la vita di Pracchiuso, facendo parte del comitato per i festeggiamenti di San Valentino e del gruppo che ha contribuito alla realizzazione del vecchio oratorio della Madonna delle Grazie.

Uomo di grande fede, viveva la vita della comunità anche attraverso una delle sue grandi passioni: il canto. «Erano i primi anni Sessanta quando faceva parte del coro della parrocchia, e poi di quello di Santa Cecilia del Duomo – ricordano i figli –. Papà era uno dei cantori di Garzoni e andava anche in tournée in giro per l’Europa.

Quando agli inizi degli anni Novanta con la mamma si è trasferito a Molin Nuovo è entrato nel coro “La Fontanute”. Era orgoglioso delle sue origini – continuano – ed era molto legato agli amici di Bicinicco, come a suoi storici compagni Arrigo Poz, Vinicio Turello e Armando Lodolo. Fino a cinque anni fa veniva in negozio per aiutarci, ultimamente da casa faceva qualcosa per hobby».

Tante le persone che lo conoscevano e apprezzavano. «Vorremmo ringraziare tutti quelli che sono stati vicino alla nostra famiglia e tutto il personale dell’hospice del Gervasutta», aggiungono Sandra, Mauro e Nadia, chiedendo anche di non portare fiori in occasione delle esequie, ma di effettuare un’eventuale donazione alla Comunità Piergiorgio di Udine per espressa volontà di Galdino.

Il funerale sarà celebrato nella chiesa di San Giuseppe Lavoratore di Molin Nuovo mercoledì 4 ottobre, alle 15, e la salma sarà poi tumulata nel cimitero di Felettis di Bicinicco.

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