«Acqua, nuove regole in bolletta»

PORDENONE. «Il costo dei metri cubi d’acqua consumati sia calcolato su base semestrale o annuale e non su base mensile». E’ questo il monito uscito dal comitato consultivo degli utenti (formato dai rappresentanti di Federconsumatori, Codacons, Adiconsum, Lega consumatori, Cordicom, associazione Acqua, Legambiente, WWF e da referenti sindacali delle società di gestione).
Durante la riunione convocata dal Cato, con il comitato appunto e le due società del servizio idrico integrato (Hydrogea e Sistema ambiente), è uscita una proposta destinata all’Ausir, sigla ostica per rappresentare la nuova autorità unica regionale in materia di acqua, quella che sostituirà i quattro ambiti.
Il problema. A sollevare il problema nei mesi scorsi – in particolare con Sistema Ambiente – era stato un gruppo di cittadini molto attenti di Cordenons.
Facendo riferimento alla tariffa agevolata e al fatto che la bolletta la identifichi come quella di consumo entro i 72 metri cubi l’anno, i consumatori hanno notato che nelle loro bollette la tariffa sforava in alcuni periodi (pur essendo il consumo complessivo entro i 72 metri cubi) perché veniva calcolata su base giornaliera (pro die).
I gestori hanno chiarito che la corretta applicazione della norma di riferimento (la 13 del 2015) è il calcolo di 6 metri cubi il mese per cui, qualora in un mese quel valore sia superato (si pensi ad agosto quando vanno bagnati i giardini), per i cubi in eccedenza la tariffa non è più agevolata.
L’incontro. I gestori avrebbero quindi chiarito ai rappresentanti degli utenti che quella applicata finora è la corretta interpretazione per cui hanno respinto l’ipotesi di eventuali rimborsi.
Ai consumatori non resterebbe che contestare la tesi per via giudiziaria, ma dovendo farsi carico di una spesa ben superiore a quella secondo loro non dovuta.
Quanto alla quota fissa applicata in bolletta dai gestori (non ovunque è così, in alcuni territori le società sarebbero intenzionate a fare un passo indietro) non sono i soci a deciderla, ma gli organismi che determinano la composizione della tariffa.
In futuro. Pur non essendo disponibili a cambiare linea per il passato, i gestori – visto che da gennaio sarà operativa l’Autorità unica per i servizi idrico e i rifiuti (Ausir) e verrà meno la legge del 2005 –, hanno condiviso la proposta avanzata dal comitato degli utenti per «proporre all’Ausir una uniforme applicazione sul territorio regionale del criterio di fatturazione pro die tra le due date di lettura, calcolando nel medesimo intervallo il valore del consumo agevolato pari a 72 metri cubi annui superando il criterio del consumo medio mensile previsto dall’articolo 25 della legge regionale 13 del 2005».
Una lettura semestrale potrebbe superare le anomalie evidenziate dai consumatori».
Hydrogea. Intanto Hydrogea, che ha visto rinnovare il suo cda meno di sei mesi fa, perde un primo componente. Stefania Giacomello, consulente del lavoro, si è infatti dimessa.
«Una scelta dettata da questioni lavorative – spiega il presidenti Giovanni De Lorenzi –. Provvederemo alla surroga, ma senza fretta».
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