“Acqua del sindaco”: sono un migliaio le tessere già vendute

SPILIMBERGO. Era il 22 marzo quando venne inaugurata la casetta dell’acqua in via Duca d’Aosta, all’angolo di via Beato Bertrando. Da allora sono trascorsi due mesi: come hanno reagito gli spilimberghesi alla proposta di sostituire l’acqua delle bottiglie venduta al supermercato con l’acqua pubblica, la cosiddetta “acqua del sindaco”? A vedere dalle persone che ogni giorno si recano ad attingere molto bene. Un dato, questo, che trova conferma anche nei numeri visto che, a detta degli esercenti che vendono le carte prepagate per l’acquisto dell’acqua, a oggi le tessere vendute sono un migliaio. Un servizio che piace, quindi, e che ha quel sapore di antico che fa della fontana non soltanto un pezzo di arredo urbano, ma anche uno strumento di pubblica, concreta e quotidiana utilità.
I tempi sono naturalmente cambiati e la fontana di corte Broili sembra avere a che fare ben poco con quella di antica memoria. Indiscutibili sono però i vantaggi: la nuova fontana eroga acqua microfiltrata sempre fresca a un costo alla portata di tutte le tasche. Un litro costa cinque centesimi, cioè cinque-sei volte meno dell’acqua in bottiglia che si acquista al supermercato. Con la possibilità di scegliere anche tra liscia e gasata. La convenienza è evidente. Così diventano sempre più numerose le persone che preferiscono rifornirsi alla fontana, installata dall’azienda Acquagroup di Rovereto (la stessa che ha realizzato strutture analoghe in molte altre città del Nord, da Montecchio Maggiore a Tortona) su disposizione del Comune. Qualche problema si è verificato soltanto nei primi giorni, perché è necessario acquistare una carta prepagata, che si trova nelle tabaccherie. La carta costa 5 euro, il che vuol dire che dà la possibilità di rifornirsi di 100 litri d’acqua. C’è stato qualche disguido nella distribuzione delle carte, ma è stato presto risolto.
E durante il giorno si vedono decine di persone che si recano alla fontana con le bottiglie. È curioso notare, però, che la stessa motivazione che induce le persone a utilizzare il servizio è addotta anche dai critici che non si fidano a usare la fontana: l’igiene. I favorevoli sottolineano infatti che l’acquedotto è molto controllato e l’acqua microfiltrata. I contrari arricciano il naso perché la fontana sarebbe un po’ troppo esposta a rischi di contaminazioni: è infatti adiacente al parcheggio di corte Broili e a breve distanza da quello di via Udine.
Guglielmo Zisa
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