Acqua, bollette più care

Saranno conteggiati tutti i costi: incrementi del 50%
Via libera da parte dell’assemblea dei sindaci dell’Ato occidentale, che riunisce 36 Comuni, al piano stralcio dell’ambito che determina la nuova tariffa. Il costo di acquedotto, fognatura e depurazione ammonterà a 1,2 euro al metro cubo, contro l’1,14 attuale. Ma per i cittadini l’incremento delle bollette sarà mediamente del 50 per cento. La differenza è legata al fatto che la vecchia normativa consentiva alle amministrazioni comunali di poter scaricare sui bilanci municipali e quindi comunque sulla fiscalità generale parte dei costi del servizio. La nuova legge regionale, invece, stabilisce che la tariffa debba ricomprendere tutti i costi dei servizi di acquedotto, fognatura e depurazione. In base allo studio condotto dall’Ambito territoriale ottimale Occidentale la tariffa media ponderata attualmente applicata e riversata sulle bollette dei contribuenti ammonta a 0,77 euro al metro cubo. A questi si aggiungono altri 0,37 euro per i mutui e le altre voci di costo connesse agli investimenti di ampliamento della rete che venivano assorbiti nelle uscite generali dei municipi. Il totale, quindi, ammonta a 1,14 euro, rispetto al quale l’incremento stabilito dai sindaci, in occasione dell’assemblea convocata dal presidente dell’Ato, Fabrizio Venier, è di 0,06 euro al metro cubo (pari al 5,23 per cento). In realtà, dovendo sommare tutti i costi sulla bolletta, l’incremento medio per i contribuenti sarà del 50 per cento. Coloro che risiedono, però, nei comuni montani potranno beneficiare di sconti concessi dalla Regione proprio per calmierare le tariffe in montagna. Ora il prossimo passaggio sarà quello della gestione, anche se sembra sia vicina la possibilità che l’intero ambito venga coordinato da una società unica. «Sono fiducioso – afferma il presidente Venier – che si possa arrivare a un’intesa in grado di produrre economie di scala. Attualmente, nei vari comuni, le persone addette ai servizi sono 120, che si potrebbero ridurre a fronte di una riorganizzazione su larga scala. Così potranno essere ricavate risorse per ulteriori investimenti senza per questo appensatire la tariffa applicata ai cittadini». La piattaforma sulla quale il sindaco di Pordenone, Sergio Bolzonello, e quello di Aviano, Stefano Del Cont Bernard a nome degli altri municipi che gestiscono l’attività in economia, stanno convergendo è sullo scorporo di HydroGea dalla società principale, con una valutazione patrimoniale della nuova azienda che tenga conto anche dei crediti maturati per le bollette non ancora pagate di tutte le realtà. Una proposta che verrà presentata anche a Sistema ambiente, la società pubblica che gestisce il servizio a Prata, Brugnera e Fontanafredda. Il piano stralcio approvato dall’assemblea dell’Ambito, che coinvolge 208 mila residenti, stabilisce anche l’attivazione di Carte dei servizi a tutela dei consumatori. Per quanto riguarda il futuro, il piano stralcio prevede un incremento medio dal 4 al 5 per cento annuo per i prossimi nove anni, per poi scendere a seguito della riduzione della politica degli investimenti finalizzata a migliorare la qualità ambientale con l’estensione della rete di depurazione.

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