Accordo Amga-Hera, inizia l’analisi degli esperti

UDINE. Due i gruppi di lavoro istituiti da Amga, dal Comune e da Hera per analizzare la possibilità di arrivare all’aggregazione della Spa di via Cotonificio con la multiutility emiliana nata dalla fusione di 12 aziende pubbliche di servizi.
Il presidente Paolo Cerutti, Cristina Papparotto, Claudio Angeli e Sandro Caporale da un lato, e il rappresentante di Hera, il segretario generale del Comune, Carmine Cipriano, e il dirigente, Rodolfo Londero dall’altro, inizieranno a lavorare la prossima settimana e saranno affiancati da un advisor e da un consulente legale nominati, vista la delicatezza dell’operazione, da Amga.
A tracciare il cronoprogramma è stato il presidente Cerutti, ieri sera, nel corso della seduta della commissione consiliare Verifica del programma, presieduta da Paolo Perozzo (M5S). Sulla base di queste valutazioni anche Sel e il Pd decideranno in autonomia, così hanno assicurato i capigruppo Andrea Sandra e Pierenrico Scalettaris, assicurando che «ognuno penserà con la propria testa».
Sempre Sandra ha ammesso di «essere venuto a conoscenza dell’accordo con Hera in modo bizzarro» e specificato che questa è un’operazione che va oltre gli schieramenti politici. E considerato che la vicenda coinvolge l’intera comunità, Sandra ha chiesto di estendere i principi di trasparenza anche nella composizione dei gruppi di lavoro rendendo noti i requisiti che dovranno vantare l’advisor e il consulente legale.
Quello di ieri sera è stato un confronto franco, Cerutti ha risposto a tutte le domande e illustrato, nel limite del possibile, il Piano strategico che il Cda di Amga lunedì illustrerà al sindaco.
«Il Piano strategico completa un lavoro iniziato più di un anno fa per consentire alla Spa di arrivare preparata alle gare d’ambito calendarizzate per la fine del prossimo anno. Richiede un investimento di circa 50 milioni di euro che la società troverà attraverso l’autofinanziamento e il coinvolgimento di un partner finanziario. Alcuni contatti sono già in corso» ha spiegato Cerutti nel sottolineare che Amga non ha sottoscritto la lettera d’intenti con Hera, l’ha fatto il Comune.
Allo stesso modo, Cerutti ha escluso altri interessamenti nei confronti di Amga da parte di altre multiutility e rassicurato il portavoce del centrodestra, Adriano Ioan, che chiedeva cosa succederà se Amga perderà le gare qualora decidesse di partecipare autonomamente.
«Se Amga perdesse una gara non sarebbe una catastrofe perché incasserebbe un indennizzo per le reti gas pari a circa 140 milioni di euro».
Il presidente ha ribadito inoltre, come aveva già fatto nell’intervista rilasciata al nostro giornale lo scorso agosto, che il Cda chiederà al Comune il conferimento della rete gas di Udine. Sempre Cerutti ha garantito che qualsiasi sia la scelta dei soci, perché l’ultima parola spetta ai soci o meglio al Comune visto che detiene il 61,32% delle azioni, il personale non subirà alcuna conseguenza in termini occupazionali.
A chiudere la seduta ci ha pensato l’assessore al Bilancio, Cinzia Del Torre, assicurando che «saranno vagliate tutte le ipotesi per rendere Amga competitiva». La partita insomma è tutta da giocare proprio perché la fuga in avanti del sindaco, perché ieri sera si è capito che il Cda di Amga è stato informato all’ultimo momento, non sembra essere stata gradita neppure dai suoi.
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