Accesso all’Aussa Corno: presentati due progetti
Si parla del secondo accesso alla zona industriale Aussa Corno e al porto di San Giorgio di Nogaro. La Regione Fvg, ha già a disposizione 10 milioni di euro da investire. In un incontro tenutosi in municipio tra l’assessore regionale alle Infrastrutture Graziano Pizzimenti e il sindaco Roberto Mattiussi, sono stati presentati due progetti di tracciato alternativo alla Sr 14, redatti dalla direzione Infrastrutture regionali: uno che passa da Est lasciando fuori il Comune di Torviscosa, e uno che passa da Ovest.
Come spiega il sindaco Mattiussi, «il nostro problema è soprattutto il traffico pesante: quello che arriva da ovest, che è per la maggiore legato ai manufatti di acciaio (bramme) provenienti dal porto di Monfalcone che ci crea problemi di viabilità alla Strada regionale 14 visto l’alto numero di mezzi che transitano su questa direttrice. Un problema che troverà soluzione con il completamento dei dragaggi che di fatto permetteranno ai manufatti di acciaio destinati ai laminatoi dell’Aussa Corno di arrivare allo scalo di Porto Nogaro togliendo così i camion dalla Sr14. La situazione più grave per noi è il traffico dei manufatti lavorati che dalla Ziac si dirige a est, che non ha altra viabilità da utilizzare, e noi dobbiamo assolutamente portare questo traffico fuori dal centro abitato. Per questo saremmo orientati verso il tracciato Est. Ora valuteremo in maggioranza e con il Cosef quale sia la migliore soluzione. Intanto l’assessore Pizzimenti ci ha assicurato che ci sono 10 milioni a disposizione».
Ma non si è parlato solo del tracciato viario nell’incontro con Pizzimenti, ma anche di quello ferroviario.
«Il passaggio di convogli di carri merci tra le abitazioni di via Marittima e nella frazione di Nogaro – evidenzia Mattiussi – è decisamente pericoloso per due motivi: per i numerosi attraversamenti viari delimitati da croci di Sant’Andrea e avvisi sonori; e per il contenuto delle cisterne dei carri ferroviari dei convogli che creano problemi di sicurezza per i cittadini. Anche questo traffico deve assolutamente essere spostato se vogliamo continuare lo sviluppo della zona industriale garantendo sicurezza agli abitanti. Ne parleremo a breve in un incontro alla presenza di Rfi». —
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