Sente le urla e si tuffa per salvare un turista: premiato un 17enne

Il minorenne ospite della Casa dell’Immacolata si è tuffato senza esitare per soccorrere un uomo in difficoltà. Riconoscimento per il suo gesto di coraggio e altruismo

Elisa Michellut
La premiazione per il 17enne che ha salvato il turista
La premiazione per il 17enne che ha salvato il turista

Si era appena messo in posa, assieme ad altri ragazzi, per scattare una foto ricordo sulla sponda destra del lago dei Tre Comuni, a Cavazzo Carnico, quando ha sentito le urla di un uomo, un turista austriaco, che stava chiedendo aiuto.

Abdeldayem Abdelghafar Mohamed, 17 anni, minorenne non accompagnato di nazionalità egiziana ospite della Casa dell’Immacolata Don Emilio De Roja di via Chisimaio da circa sei mesi, non ci ha pensato un solo istante: si è tuffato e ha raggiunto il turista che stava rischiando di annegare. È successo lo scorso 15 giugno, come detto a Cavazzo Carnico, dove il minorenne di nazionalità egiziana si era recato assieme ad altri sette coetanei, accompagnati da un educatore, Giampiero Adami, per effettuare una gita. È stato proprio Abdeldayem a salvare la vita al canoista austriaco. Il presidente Vittorino Boem ha deciso di consegnare al giovane un riconoscimento per il soccorso e così, ieri pomeriggio, alla Casa dell’Immacolata, è stato premiato nel corso di una cerimonia semplice ma significativa, cui hanno preso parte una quarantina di ragazzi ospiti della struttura di accoglienza, i volontari e gli operatori.

Abdeldayem salva un turista nel lago di Cavazzo: premiato il 17enne egiziano

Il diciassettenne ha ricevuto, dalle mani del direttore, Giorgio Conconi, un attestato di apprezzamento «per aver tratto in salvo il turista dando esempio di alto spirito altruistico e spregio del pericolo mettendo a rischio la sua stessa incolumità». Nonostante la concitazione del momento, Abdeldayem è riuscito a gestire al meglio la situazione. «Stavamo facendo una foto di gruppo e ci eravamo messi in posa aspettando che il nostro educatore scattasse una foto – le sue parole –. A un certo punto abbiamo sentito le urla. Nel lago c’era un uomo, un turista. La canoa si era rovesciata e lui non riusciva a risalire. Stava rischiando di affogare e chiedeva aiuto. Mi sono tuffato e ho raggiunto il signore in difficoltà. Sono orgoglioso di quello che ho fatto ma la soddisfazione più grande è di aver salvato quell’uomo».

Il direttore Conconi e la coordinatrice Silvia Scialpi sottolineano: «È giusto e doveroso dare il giusto riconoscimento a questo ragazzo, che di fronte a una persona in difficoltà non si è girato dall’altra parte ma ha messo a repentaglio la propria vita pur di salvarlo». La coordinatrice spiega che tutte le domeniche vengono organizzate brevi gite per conoscere il territorio. «Sono momenti importanti per i nostri ragazzi – argomenta Scialpi –. È un’occasione per mostrare come ci si comporta nei diversi contesti. Si tratta di aspetti della vita quotidiana che non sono scontati per un adolescente, tanto più se proviene da un’altra cultura».

Il direttore Conconi aggiunge: «Abdeldayem è uno dei tanti ragazzi che stanno costruendo il loro futuro qui in Italia. Sta imparando l’italiano e si sta impegnando molto. Da grande vorrebbe fare il calciatore. Sono minori stranieri non accompagnati ma sono prima di tutto adolescenti, che spesso vengono visti con diffidenza. Si pensa che i ragazzi giovani siano privi di valori ma siamo noi che troppe volte li sottovalutiamo»

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