Abbandono di rifiuti Condannato un imprenditore
PASIANO. Due imprenditori erano finiti a processo per violazioni del testo unico sull’ambiente. Il primo, Claudio Fava, residente ad Azzano Decimo, 62 anni, titolare della Lara srl, era stato accusato di abbandono o deposito incontrollato di rifiuti, anche pericolosi.
Stando al capo di imputazione, avrebbe lasciato nella sede della ditta decine di pallets con reti di contenitori in latta per solventi schiacciati, piccoli fusti metallici vuoti di vernice, borse contenenti stracci intrisi di solvernti o polverino di levigatura, 18 cisternette contenenti morchie di vernice. Tutto il materiale, peraltro, derivava dall’attività produttiva della sua società.
Il giudice Giorgio Cozzarini ha condannato Fava a 4 mesi di arresto e 1.800 euro di ammenda, pena sospesa e ha disposto la trasmissione degli atti in Procura per valutare la posizione di Fava in merito all’accusa attribuita al secondo imputato. Il rappresentante legale della Metafora srl, Albino Corò, 43enne di Varmo, era stato processato per aver effettuato modifiche allo stabilimento senza autorizzazione (cinque nuovi punti di emissione in atmosfera). Corò è stato assolto per non aver commesso il fatto.
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