A4 e A23, traffico in tilt: code fino a 18 chilometri
Traffico in tilt per ore da Tarvisio a Latisana e sulla Venezia-Trieste

UDINE.
I rientri da oltreconfine, ma anche i tragitti di chi le vacanze le deve ancora cominciare. E, ancora, lavoratori provenienti dai Paesi dal Centro e dall’Est Europa. Come nelle previsioni la rete autostradale del Friuli Venezia Giulia è andata in tilt per il primo controesodo dell’estate 2010. Un serpentone d’auto, lungo fino a 18 chilometri, ha contraddistinto la giornata di ieri sull’autostrada A23 da Tarvisio fino al nodo di Palmanova e poi verso San Giorgio di Nogaro e Latisana, traffico che da lì in poi è andato stemperandosi. E così fino in serata, quando rallentamenti e code hanno segnato entrambe le direzioni.
All’enorme flusso di veicoli si è aggiunto anche il traffico proveniente dalla barriera di Trieste Lisert, dove alle 16 le code, in entrata, hanno raggiunto i quattro chilometri. La circolazione è stata molto intensa lungo tutta l’autostrada A4 in direzione di Venezia, soprattutto per i turisti stranieri, in prevalenza tedeschi e austriaci, diretti in vacanza. Cominciato fin dal mattino presto, il traffico è andato crescendo durante la giornata e nonostante si siano verificati solo incidenti di lieve entità, i rallentamenti hanno caratterizzato buona parte del sabato. Confermate le criticità da traffico estivo al nodo di Palmanova, dove si sono concentrati i flussi provenienti dalla A23 e quelli in arrivo da Trieste. Ma anche alla barriera del Lisert, dove gli ingressi, alle 17, hanno superato quota 20 mila.
Opere necessarie.
È la concessionaria Autovie venete a sottolineare l’esigenza di nuove infrastrutture. Su tutte, la terza corsia sulla Venezia-Trieste. Ma sarà anche importante intervenire per rimuovere i colli di bottiglia creati dall’interconnessione rappresentata dal nodo di Palmanova (tra la A4 e l’A23), dal ponte sul Tagliamento senza corsia di emergenza e per adeguare le barriere di pedaggio, non idonee a reggere il rilevante traffico estivo che mette sempre sotto pressione l’intero sistema autostradale italiano, come ampiamente previsto.
Viabilità alternativa.
Soprattutto sulle vie del Friuli Vg che portano alle località di mare la viabilità alternativa rispetto all’autostrada è andata in tilt. La situazione peggiore è stata registrata nel percorso che da Mortegliano porta a Lignano o Bibione, con il tratto da Muzzana a Latisana divenuto un unico serpentone d’auto. Se in condizioni normali quel percorso si compie in 20 minuti, ieri era necessaria almeno un’ora e mezza.
Bollino nero anche oggi.
Per oggi è previsto ancora traffico intenso in entrambe le direzioni sulla A4 Venezia-Trieste, con intensificazioni sul tratto in entrata alla barriera di Trieste Lisert e al casello di Ronchis di Latisana. Il divieto di circolazione per i mezzi pesanti scatterà alle ore 7 del mattino e resterà in vigore fino alle 24. Il traffico si presenterà sostenuto anche lunedì su tutta la A4, con rallentamenti e code in entrata alla barriera di Trieste Lisert a partire dalle prime ore della giornata. Autovie, oltre a raccomandare la prudenza alla guida, fa sapere che code a tratti potranno verificarsi anche accanto ai principali nodi di interconnessione con le altre autostrade.
Dal mare ai monti.
L’attesa più lunga, oltre due ore, è stata registrata a Messina, agli imbarchi dei traghetti. E non sono sfuggiti alle code nemmeno all’altro capo dell’Italia, al Traforo del Monte Bianco. Nella città siciliana il traffico è andato in tilt ed è rimasto a lungo paralizzato. Incolonnamenti di auto si sono formati allo svincolo di Messina Boccetta fino agli imbarchi dei traghetti privati e allo svincolo di Messina Centro, fino alla stazione marittima e ai traghetti di Rfi.
Gli automobilisti si sono dovuti munire di pazienza anche al tunnel del Bianco: le attese hanno raggiunto i 90 minuti sul versante italiano e i 40 su quello francese. Situazioni difficili anche in Trentino Alto Adige, sull’A22 del Brennero, con code di 10 chilometri verso sud tra Vipiteno e il confine. Rallentamenti anche sull’A1 dove nel pomeriggio ci volevano 2 ore per percorrere il tratto tra Arezzo e Firenze sud, in direzione Bologna, e oltre un’ora tra Firenze e Roncobilaccio in direzione nord. E sull’A14, nelle Marche e in direzione del nodo bolognese. Al Sud è l’A3 Salerno-Reggio Calabria l’arteria più “gettonata” con picchi di traffico da 3 mila veicoli l’ora in direzione nord e duemila in direzione Sud.
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