A Udine la prima donazione di placenta in regione
La membrana amniotica è dotata di notevoli capacità rigenerative e può essere utilizzata in situazioni cliniche complesse come le ustioni estese, le ulcere di difficile guarigione o, se polverizzata e usata all'interno di un collirio, facilitare la guarigione di ferite dell'occhio

UDINE. È stata eseguita a Udine la prima donazione di placenta in Friuli Venezia Giulia; un intervento che ha visto la collaborazione tra Clinica di Ostetricia e ginecologia dell'ospedale di Udine, centro regionale trapianti e banca dei tessuti del Veneto. Lo rende noto l'azienda sanitaria universitaria Friuli centrale (Asufc).
«La donazione non ha conseguenze sulla mamma o sul bambino - ricorda Asufc - ed è una procedura diversa e separata dalla donazione del sangue del cordone ombelicale; dopo il trattamento della placenta per la separazione della membrana amniotica, quest'ultima viene conservata presso la Banca dei Tessuti e messa a disposizione dei reparti che ne facciano richiesta».
La membrana amniotica, che viene normalmente scartata dopo il parto «è dotata di notevoli capacità rigenerative e pertanto può essere utilizzata con successo in situazioni cliniche complesse come le ustioni estese, le ulcere di difficile guarigione o, se polverizzata e usata all'interno di un collirio, facilitare la guarigione di ferite dell'occhio».
«La placenta - spiega Lorenza Driul, direttrice della Clinica - può essere donata quando il parto avviene mediante taglio cesareo programmato dopo la 35/a settimana e non vi sono malattie importanti nella mamma o nel bambino. Il personale sanitario della Clinica di Ostetricia propone la possibilità di donare la placenta alle mamme nel corso della gravidanza, prima del cesareo».
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