A Sant’Andrat rubata la sagoma di San Giuseppe

TALMASSONS. È un presepe storico ormai quello parrocchiale di Sant Andrat, composto all’esterno da figure di legno fissate al terreno con supporti in ferro, costruito dai paesani nel giro di molti anni, forse 20.
Ma, come accaduto anche altre volte, una mano maleducata non si è trattenuta dall’atto vandalico, rubando la sagoma di San Giuseppe.
Due anni fa era toccato alle figure delle pecore ricavate nel compensato – come raccontano i volontari –, però erano state ritrovate nei dintorni, divelte, ma non distrutte.
Nonostante l’appello, affidato ai social, perché la sacra immagine sia restituita, questa volta non si è trovata e, poiché il vuoto nelle capanna proprio si notava, si è rimediato sostituendo la sagoma mancante con un pastore, anche se le proporzioni non sono quelle adatte.
Chissà perché l’accanimento contro l’impegno di quanti si danno da fare ogni anno ad allestire e poi a riporre quelle icone simbolo della Natività, che da prima di Natale all’Epifania si ammirano fra il parco giochi e la chiesa della frazione di Talmassons.
Perché proprio su San Giuseppe è caduta la scelta dello spiacevole atto vandalico? Se lo chiedono in molti in paese, sconcertati da tanta mancanza di sensibilità.
Una brutta sorpresa anche per il nuovo vicario parrocchiale che passa il suo primo Natale a Sant Andrat, don Ugonna Silas Mbonu, che proprio la sera stessa in cui si è consumato il dispetto era in chiesa per la presentazione dell’incarico pastorale, che si rivolge anche alle comunità di Flumignano e di Flambro, alla presenza dell’arcivescovo Mazzocato, del sindaco Pitton, don Guerrino e il diacono Ivano, con la chiesa strapiena.
La sparizione della figura presepiale, sebbene comportamento fastidioso, è tuttavia considerato una ragazzata: c’è sempre la speranza che l’autore rifletta e rimetta al suo posto la statua di San Giuseppe. —
P.B.
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