A San Odorico la fibra ottica fa slittare i lavori al sottopasso

Ne hanno dato notizia il sindaco Spagnol e l’assessore Ceraolo a Cavolano Il cantiere dovrebbe partire entro l’anno: previsti disagi per la circolazione



La fibra ottica ferma le pompe idrauliche a San Odorico. Lavori bloccati da sei mesi nel sottopasso in via Di Vittotio a Sacile: installazione rinviata per non tranciare i cavi della fibra e mandare all’aria la connessione internet rapida. Il cantiere per mettere in sicurezza idraulica il tratto che si allaga in caso di forti acquazzoni non è mai partito. Nel punto caldo del traffico urbano transitano migliaia di veicoli ogni giorno. «Il tracciato della fibra ottica ha bloccato il cronoprogramma del cantiere – il sindaco Carlo Spagnol ha spiegato il guaio ai sacilesi a Cavolano –. La soluzione sarà trovata: nel 2019 partiranno il lavori».

IL PROBLEMA

La previsione è quella di un senso unico alternato nel sottopasso di San Odorico, con rischio code. «La preoccupazione c’è – ha confessato Roberto Ceraolo, assessore ai lavori pubblici –. Speriamo che non si creino ingorghi». I flussi dei pullman con gli studenti pendolari aumentano il traffico veicolare nel sottopasso per nove mesi di scuola l’anno. Il cantiere in via Di Vittorio prevedeva i lavori da settembre 2018 sino al 31 gennaio 2019 nella fascia oraria feriale 7-19 per mettere in sicurezza il sottopasso dalle cicliche inondazioni, in caso di fortunali e bombe d’acqua. Invece, nulla di fatto. «Un intervento programmato da tempo – ha confermato Ceraolo – per contenere i disagi in caso di precipitazioni rilevanti».

I RITARDI

Il cantiere era stato programmato in agosto 2018. «Non è stato possibile fare partire i lavori e qualche disagio ci sarà», ha precisato Ceraolo. I percorsi alternativi: la strettoia del sottopasso di Topaligo oppure l’asse viale Lacchin-via Bertolissi sperando che non siano abbassate le sbarre del passaggio a livello. Il Comitato del sottopasso di via Topaligo ha obiettato su questa soluzione nell’assemblea a Cavolano. «Sbarre abbassate anche 90 minuti nel passaggio a livello in viale Lacchin-via Bertolissi ogni giorno – ha lamentato Pierluigi Poletto –. Passano due o tre treni, ma per 60 minuti o 90 nei casi peggiori le sbarre restano abbassate». La centrale operativa delle Ferrovie a Mestre ha la gestione della sicurezza. «Nulla da fare nonostante il pressing del Comune», ha confermato Spagnol.

I LAVORI

Quattro nuove idrovore per il sottopasso di San Odorico: i lavori sono stati affidati all’impresa Coipas. «Un appalto da 350 mila euro per quadruplicare la capacità di pompaggio – ha ricordato Ceraolo – e assicurare un’adeguata apertura al transito veicolare. Viabilità sicura anche in caso di precipitazioni intense: le idrovore aumenteranno il pompaggio da 80 a 400 litri al secondo». È questo il primo lotto di un progetto che prevede l’impermeabilizzazione delle rampe per garantire la tenuta: serve un milione e mezzo, ma il Comune non ha risorse. —



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