A Pordenone tre direzioni saranno coperte entro l’anno

Si sblocca la situazione per quanto riguarda il personale a Pordenone, dagli infermieri ai primari, ed è imminente la soluzione del problema “tutto esaurito” in pneumologia con otto posti letto in...

Si sblocca la situazione per quanto riguarda il personale a Pordenone, dagli infermieri ai primari, ed è imminente la soluzione del problema “tutto esaurito” in pneumologia con otto posti letto in più a disposizione. Intanto sta prendendo forma il cantiere per la realizzazione del nuovo ospedale. Insomma, è un 2018 che si prospetta come un anno fondamentale per il presente e il futuro della sanità pordenonese e sui vari fronti e impegnato in prima linea il direttore generale dell’Aas 5 Giorgio Simon. «In attesa dei “concorsoni”, per gli infermieri procederemo con un potenziamento del personale ricorrendo agli interinali – spiega Simon –, ovvero gli unici disponibili nell’immediato e che saranno destinati in particolare all’area del pronto soccorso, quella dove si registrano le maggiori criticità». Per i primari siamo in pieno turnover. Già in pensione da fine anno Raffaele Catapano, direttore della struttura complessa di medicina trasfusionale e immunoematologia, e Pietro Casarin, alla guida della struttura complessa di medicina interna, tra poco più di un mese si aggiungerà l’addio di un terzo primario, Francesco Moscariello, alla guida di pronto soccorso e medicina d’urgenza. «Per il sostituto del dottor Catapano la nomina del nuovo primario è questione di giorni – afferma Simon – dopo che la graduatoria per l’individuazione dei primi tre nomi è stata approvata. Per medicina il bando è in pubblicazione mentre per il pronto soccorso, con il dottor Moscariello che andrà in pensione entro aprile, abbiamo avviato la fase di prepubblicazione. Entro la fine dell’estate tutti i posti di primario saranno stati coperti».

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