A Maniago il Centro di salute mentale: protesta delle famiglie

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Accorpato il Centro salute mentale di Sacile a Maniago: addio al progetto del Csm aperto sulle 24 ore nel presidio ospedaliero in via Ettoreo.
«In gennaio, con i nuovi atti dell’Azienda sanitaria, il Centro salute mentale di Sacile è stato accorpato a quello di Maniago con maggiore disagio degli operatori, degli utenti e dei familiari». Savina Capuzzello, presidente dell’associazione Artsam di tutela alla salute mentale, dà voce alla protesta. «Non ci rassegniamo – annuncia con le famiglie dei disabili –. Combattiamo e combatteremo affinché il Centro salute mentale di Sacile funzioni 24 ore».
Giù le mani dai servizi sanitari per la salute mentale. «Chiederà un incontro con il sindaco Carlo Spagnol – anticipa Capuzzello –. A Sacile la situazione è disastrosa: il Csm è il punto di riferimento essenziale per le nostre famiglie perché responsabili del progetto di cura nella rete territoriale e nelle diverse fasi».
Dalla presa in carico del paziente all’attuazione del piano terapeutico individualizzato a Sacile è stato garantito un servizio di prossimità, sul territorio che conta 63 mila utenti nel presidio ospedaliero in via Ettoreo. «Il Csm è un cardine della continuità assistenziale e terapeutica – va avanti la presidente Artsam –. Da anni con Artsan abbiamo chiesto di definire in modo esplicito che, in ottemperanza a quanto indicato nel «Piano regionale sulla salute mentale-infanzia, adolescenza-età adulta 2018-2020» i Centri di salute mentale fossero organizzati sulle 24 ore. Calcolando un bacino di utenza ridotto: da un minimo di 50 mila a 80 mila abitanti».
Il Csm in via Ettoreo è la leva di eccellenza della salute territoriale nel Modello Sacile 2.0, il progetto che attende dal 2018 circa 4 milioni di euro per la cittadella della salute. «Le risorse ci sono – sottolinea Capuzzello –, ma registriamo un cronico immobilismo nella mancata attuazione del Csm sul tempo pieno». Il tavolo è aperto con la Regione. «L’assessore regionale alla salute Riccardo Riccardi ci ha dato una desolante risposta – cita la presidente Artsam –: non si può attuare il progetto a Sacile a causa della mancanza di personale. Sino a dicembre 2021 il Csm a Sacile era accorpato a Pordenone e per i pazienti bisognosi era previsto il trasferimento sulle 24 ore».
Ma non è più così. «Un cambiamento disastroso – conclude Capuzzello –. Se un paziente è ricoverato a Maniago, tutta l’equipe si sposta nella Pedemontana: i posti bastano a stento per Maniago». —
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