A Lignano ci sono pedane per disabili sui bus, ma non possono essere azionate

LIGNANO. Le pedane per disabili ci sono. Ma non possono essere usate. Perché i conducenti dei bus non hanno l’autorizzazione. E così per le persone in sedia a rotelle diventa impossibile muoversi in città autonomamente.
«Se c’è qualcuno che le aiuta a salire sollevando la carrozzina non c’è problema, altrimenti noi non possiamo fare nulla», dice un autista. «È difficile spiegarlo, soprattutto ai turisti stranieri, che non sono abituati a queste situazioni», aggiunge.
La prima a denunciare il fatto è stata Lia Patussi di Udine. Da 55 anni, lei che ne ha 60, trascorre le sue ferie a Riviera. Ha subito un incidente, sta ricominciando a camminare, ma deve usare ancora la carrozzina per i lunghi tragitti. Pensava di poter raggiungere Sabbiadoro in bus. Del resto, ci sono le pedane e alle fermate sono affissi i loghi che indicano il trasporto invalidi. Ma così non è stato.
Non ci sono i permessi, la pedana non può essere utilizzata. «Questa è stata la risposta che ho ricevuto – afferma –, così ho chiamato la Saf, poi il Comune, quindi la Provincia, che mi ha riferito che dal primo luglio la competenza dei trasporti è passata alla Regione; così ho contattato la Regione, che mi ha rimandato al Comune».
Ci tiene a fare chiarezza la Saf. «Tutti gli autobus Saf in servizio a Lignano – spiega l’azienda di trasporti – sono dotati di pedana per disabili, ma esistono particolari condizioni geometriche affinché una fermata possa essere abilitata per la salita e la discesa dei disabili motori.
Per garantire la sicurezza del disabile in carrozzina e consentire l’accessibilità al bus in completa autonomia, la fermata deve rispettare determinate caratteristiche di pendenza, considerata come rapporto tra le altezze del pavimento del bus e del marciapiede, e di profondità del marciapiede, per permettere alla carrozzina di ruotare una volta discesa dal bus per proseguire lungo il marciapiede.
L’iter corretto per l’abilitazione delle fermate passa attraverso la verifica tecnica che la normativa demanda alla Motorizzazione, ora in capo alla Regione, la quale agisce su richiesta del gestore delle strade coinvolte, in questo caso il Comune».
Richiesta per la quale il Comune si è attivato solo dopo aver ricevuto la segnalazione da parte della signora. «Abbiamo attivato la procedura – riferisce l'assessore al turismo, Brini – e subito partirà la richiesta per l’uso della pedana. Appena abbiamo saputo del problema abbiamo provveduto».
In attesa che i permessi arrivino la signora Lia percorre ogni giorno le vie di Riviera. «Ma ahimè non è molto semplice – racconta – per chi deve usare una carrozzina. Buchi, cunette per radici affioranti, piastrelle non allineate rendono le mie passeggiate un percorso a ostacoli. In molti passaggi pedonali, poi, non esistono gli scivoli».
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