A Good, tra jamar e aronia si gioca con i sapori ignoti

Il Salone delle specialità enogastronomiche torna dal 1° al 4 novembre Si parte con il talkshow di Sonia Peronaci, fondatrice di Giallozafferano



Una cucina di qualità, ma che facendo a meno degli chef della televisione e degli impiattamenti a stelle Michelin, si concentra sui prodotti inesplorati, curiosi e anche “free from”. Insomma, meno cuochi famosi a dare spettacolo sul palcoscenico dei fornelli, più attenzione al cibo: è questa l’idea alla base della nuova edizione di “Good”, il Salone delle specialità enogastronomiche in programma da giovedì 1 a domenica 4 novembre. L’evento, organizzato da Udine e Gorizia Fiere, presenta, sullo sfondo, una serie di importanti novità. La prima: è intenzione degli organizzatori rendere la manifestazione, che si ripete ogni due anni, a cadenza annuale. Poi, l’ingrasso sarà gratuito, in modo da creare una piattaforma accessibile a tutti e da consentire la partecipazione ripetuta nei quattro giorni di Salone. La terza novità riguarderà il format: l’evento, che coinvolgerà aziende, produttori, categorie professionali dell’agroalimentare, sarà raccolto in un’unica area espositiva e si svilupperà su un itinerario compatto, per facilitare il percorso ai visitatori. Il primo incontro in programma è quello con Sonia Peronaci, cuoca, scrittrice, blogger e fondatrice di giallozafferano. it, nel talkshow inaugurale su “Cibo virtuale cibo reale” in programma giovedì 1° novembre, alle 11. 30 (padiglione 2). Un appuntamento che calza a pennello con l’essenza dell’evento – la cucina della normalità senza esibizionismi – e dei cambiamenti della società in tema “cibo”. Un argomento di cui si parla molto (ma non in modo approfondito) e per cui oggi si spende sempre meno. “Good”, realizzato in partnership con la Camera di Commercio di Pordenone – Udine, porterà il visitatore alla scoperta di prodotti sconosciuti, con un approccio nuovo fatto di storie ed esperienze sensoriali all’interno di realtà che svelano il territorio. Si parlerà, ad esempio, dell’aronia, una bacca con importanti proprietà benefiche che nella versione sciroppo o composta si accompagna perfettamente al nostro Montasio (giovedì 1° novembre alle 17); ma anche dello jamar, il formaggio stagionato in grotta (venerdì alle 11. 30), e delle empanadas, che verranno raccontate da Bruno Lupieri, chef italoargentino (venerdì alle 18. 30). Il sushi, ma rivisitato in chiave friulana, sarà protagonista del sabato mattina alle 11. 30.

Troveranno spazio anche il più celebre produttore di culatello, Massimo Spigaroli (venerdì alle 17), Consuelo Bravin e Matteo Venuto, due giovani produttori di Colloredo di Monte Albano che allevano lumache (domenica alle 11. 30), e il macellaio “popolare” Giuseppe Zen, in un’insolita presentazione del Quinto Quarto (domenica alle 17).

Ma se i numeri mostrano un calo nella vendita di prodotti alimentari, c’è un settore che invece cresce, quello degli alimenti bio e “free from”, chiamati così perché non contengono determinati ingredienti o zuccheri (ad esempio lattosio). Gli organizzatori di Good hanno deciso così di proporre incontri con i produttori per spiegare nel dettaglio le caratteristiche di questi prodotti.

Per conoscere tutti gli eventi in programma visitare il sito www. goodexpo. it. È possibile visitare Good giovedì, venerdì e sabato dalle 10 alle 21e domenica dalle 10 alle 20. –



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