A fuoco il tetto di un’abitazione

SAN GIORGIO. Domenica movimentata per i vigili del fuoco dei distaccamenti di Spilimbergo e Maniago, impegnati in due diversi episodi conclusisi senza alcuna conseguenza per le persone. Il primo è accaduto a Cosa di San Giorgio della Richinvelda, dove il tetto di un’abitazione ha preso fuoco intorno alle 13, costringendo i vigili del fuoco della città del mosaico a intervenire. Le fiamme hanno avuto origine dalla canna fumaria e in breve si sono propagate al tetto ventilato della casa, una costruzione situata nel centro della frazione sangiorgina. I pompieri – giunti con tre mezzi – sono riusciti a limitare i danni alla struttura, circoscrivendo le fiamme a una zona non troppo ampia della copertura dell’abitazione.
Nessun danno per le persone, ma tanta paura visto che gli abitanti della casa in quel momento erano riuniti attorno al tavolo per il pranzo domenicale in compagnia di alcuni parenti e non si sarebbero nemmeno accorti delle fiamme se non fosse stato per il tempestivo allarme lanciato dai vicini. Un episodio, quello accaduto a Cosa, che fa porre l’accento su un fenomeno sempre più diffuso, ovvero quello di incendi dovuti al malfunzionamento di camini o canne fumarie.
Nel caso di San Giorgio si è trattato di un episodio senza conseguenze gravi per gli inquilini, che impone però una riflessione sulla causa comune additata dai vigili del fuoco e dai tecnici del settore: le canne fumarie che necessitano di maggiore cura e attenzione nel corso del tempo. Sotto accusa sono soprattutto le canne fumarie montate sui tetti ventilati come nel caso dell’episodio di ieri, ossia su coperture costruite in modo da ottenere un moto ascensionale dell’aria al di sotto del manto finale, creando tra la copertura esterna e il soffitto un cuscinetto di aria che contribuisce all’isolamento termico e al risparmio energetico.
Mentre i vigili del fuoco completavano le operazioni a San Giorgio, un altro allarme è stato lanciato da Spilimbergo per un presunto principio di incendio in un’abitazione di via Barbeano. Sul posto in questo caso si sono portati i colleghi di Maniago.
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