A Ferlat il riconoscimento di “vino Slow”

UDINE. E’ una piccola realtà vitivinicola, ma si è già fatta notare tanto da ottenere il riconoscimento di “Vino Slow” con la Malvasia Grame 2014 da parte di Slow Food.
Stiamo parlando della “Ferlat Silvano azienda agricola” di Cormòns, che nel proprio sito così si definisce: «La nostra piccola azienda a conduzione famigliare, fondata nel 1950, sorge produce e raccoglie i suoi frutti nella zona orientale del Friuli Venezia Giulia, nella rinomata Doc Friuli Isonzo».
«Gli ettari di vigneto da noi coltivati con i metodi dell’agricoltura biologica - si legge ancora - sono cinque. Il concetto base che anima l’azienda è quello della ricerca e della produzione di vini con una spiccata personalità, riconoscibili e maturi».
«Per ottenere questo risultato - spiegano - usiamo le tecniche più evolute, ma nel rispetto assoluto della natura e della tradizione contadina per ottenere uve che ci permettano di produrre i nostri vini personali».
Nel vigneto cercano il minimo impatto ambientale nella coltivazione delle piante e per questo tutti i vigneti sono totalmente inerbiti con erbe che si sviluppano spontaneamente. E per la regolazione del manto erboso non usano alcun aiuto chimico (diserbanti)».
Inoltre, l’azienda è in fase di conversione a regime di coltivazione biologica; di conseguenza, i trattamenti con prodotti chimici di sintesi sono banditi, utilizzando soltanto rame e zolfo per il controllo delle malattie della vite e dell’uva e fertilizzanti di origine organica e animale in modo da ricercare la massima qualità e naturalezza dell’uva.
Sette in tutto i tidpi di vino finora in produzione: quattro bianchi e tre rossi.
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