A Barbana è stata rubata la corona del rosario donata da papa Francesco

GRADO. Furto sacrilego a Barbana. È stata rubata la corona del rosario donata da papa Francesco in occasione dei 160 anni della consacrazione della Cappella dell’Apparizione.

A portarla a Grado e a porla fra le mani della venerata statua della Madonna era stato, nel giugno dello scorso anno, il cardinale Piero Parolin, Segretario di Stato Vaticano. Non è il valore intrinseco della corona che conta pur se fatta, come spiega il superiore del santuario, Stefano Gallinaro, in filigrana d’oro e corallo rosso. Piuttosto è l’inestimabile valore simbolico della stessa a destare sgomento.

Tra l’altro i ladri hanno anche tentato di portar via le piccole rose che la Madonna tiene in mano, ma non ci sono riusciti. La scoperta del furto è stata fatta ieri mattina. Ad accorgersene è stato don Federico Basso che ha operato a Grado un po’ di anni fa e che ieri mattina si trovava a Barbana ad accompagnare i parrocchiani di Chiopris Viscone.

Il furto è avvenuto, come spiega Fra Stefano Gallinaro, quasi certamente durante la giornata di venerdì. Gli ignoti potrebbero aver operato durante l’ora di pranzo, mentre quasi tutti sono a mangiare o sul prato o al ristorante mentre i convittuali e i frati pranzano all’interno. Fino a qualche tempo fa per un’ora, durante la pausa pranzo, il santuario veniva chiuso proprio per maggiore sicurezza. C’erano state, però, vigorose proteste tant’è che era stato deciso di tenerlo aperto ininterrottamente.

In questo periodo all’interno del santuario ci sono operai che stanno lavorando per riparare l tetto che era stato danneggiato ancora oltre una decina di anni fa. All’interno sono state sistemate impalcature che non impediscono la frequenza dei fedeli in santuario con un varco proprio per arrivare sino dinnanzi alla statua della Vergine.

Statua che si trova a circa metà della navata sinistra anche per essere facilmente raggiungibile e trasportabile. Infatti per il giorno dell’Assunta, a Ferragosto, è prevista la processione esterna lungo gli argini dell’isola e l’8 settembre il pellegrinaggio diocesano. Data importate poiché pare che in quell’occasione l’arcivescovo di Gorizia informerà chi subentrerà ai frati minori che sovrintendono oggi a santuario.

Il timore di tante persone è che durante questi subentri, che si spera avvengano senza lasciare alcuno spazio temporale vuoto, non accadano fatti vandalici. Preoccupazione che ora, dopo il furto della corona del Papa, sarà sicuramente maggiore. Del furto Fra Stefano Gallinaro informerà i carabinieri.
 

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