A 67 anni prende il quinto diploma, la sfida di Adriana: «Voglio arrivare a sette»

L’ex dipendente della Cassa di Risparmio di Udine e di Equitalia: «A 54 anni ho sentito l’esigenza di rimettermi sui libri e non ho più smesso»

UDINE. Il vestito melange bianco e nero rallegrato da un grande foulard dal bordo verde fluo, una mano sulla borsa in tinta e l’altra a sorreggere il vocabolario. Volto tirato ma fiero, quasi nascosto dagli occhiali che le regalano un’aria da professoressa. Niente di più lontano dal vero, però, perché l’udinese Adriana Tosetto si trovava dall’altra parte della barricata: una studentessa di 67 anni immortalata poco prima di sostenere la prova di italiano, davanti all’istituto Solari di Tolmezzo. E di questa fotografia va molto orgogliosa, perché testimonia la sua quinta maturità.

Non le è bastata quella di segretaria di amministrazione conseguita all’istituto Stringher quarantotto anni prima, ma nemmeno il titolo di tecnico dei servizi sociali, ottenuto a 59 anni dopo aver frequentato i corsi serali al Ceconi o, tre anni più tardi, il diploma triestino in dirigente di comunità e quello in ragioneria guadagnato nel luglio 2015 al Deganutti. Nossignori, Adriana ci ha provato ancora, diplomandosi stavolta in biotecnologie sanitarie a Tolmezzo, dopo aver frequentato le lezioni serali.

Maturità, tra i banchi di scuola con Alida: "A 65 anni prendo il diploma e sogno la laurea"


Matura per la quinta volta, seguendo regole inclini alla sua natura: niente licei, solo indirizzi dove prevalgono materie tecniche, più concrete e più facili da mettere in pratica. Anche se, come in quest’ultimo caso, ha dovuto digerire chimica e biologia, argomenti mai affrontati prima e che ora incrementano il suo allegro curriculum.

D’altra parte con il marito Ferruccio (insegnante) ancora al lavoro («andrà in pensione a settembre»), doveva pur impiegare il tempo in qualche modo. E così, anno dopo anno, Adriana torna “studentessa” e poco importa se attorno a lei ora ci sono millennials e non i coetanei. Dopo il prepensionamento (ha lavorato alla Cassa di Risparmio e poi a Equitalia), quando aveva 54 anni, è arrivata l’esigenza di rimettersi sui libri e non ha mai smesso. Dopotutto, ha uno scopo ben preciso: vedere scritto il suo nome nel libro dei Guinnes dei primati.

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«Ho sostenuto cinque esami di Stato – commenta i suoi record –, ma non mi sento ancora matura». La volitiva over 60, attiva anche come infermiera volontaria per la Croce rossa italiana, ha tutta l’intenzione di proseguire il suo cammino. «Studiare – ci dice lungimirante – aiuta a impegnare la mente e a prevenire malattie come l’Alzheimer». Nei suoi progetti ci sono ancora il diploma di perito agrario e quello in relazioni internazionali per il marketing. Poi, chissà. «Di sicuro – aggiunge – vorrei sostenere altre due o tre prove di maturità». Per ora l’università non l’attira e dirotta l’impegno in titoli a breve termine che stimolino la sua curiosità. «Mi piace distinguermi dalla massa – confida infine –, uscire dai canoni e dimostrare a me stessa che sono in grado di raggiungere gli obiettivi che mi pongo. Sono ambiziosa e vorrei arrivare a un record». Noi siamo sicuri che ci riuscirà. –


 

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