Colf, badanti e baby sitter Servizio a “intermittenza”
Un aiuto concreto per le famiglie. Nel 2017 gli sportelli di Pordenone, Maniago, San Vito al Tagliamento, Sacile e Spilimbergo hanno registrato 377 contratti per assistenti famigliari (la maggioranza), colf e babysitter. Ma gli accessi al servizio regionale SìConTe, che si occupa di conciliazione dei tepi, sono stati ben di più: un migliaio i lavoratori (per lo più donne) che si sono offerti per un impiego, 721 le persone che hanno cercato un servizio: la metà dei richiedenti alla fine ha sottoscritto il contratto.
A fronte di un servizio che funziona, resta un problema che si trascina di anno in anno, quello degli operatori. La gran parte ha contratti a termine per cui, quando si interrompe il rapporto di lavoro ,si interrompe – seppur per un tempo limitato – anche l’attività dello sportello. A Pordenone questa situazione è particolarmente sentita, ragione per cui il consigliere regionale del Pd, Nicola Conficoni, ha presentato un’interpellanza al presidente della Regione. Il servizio, che era fiore all’occhiello dell’ex Provincia, è stato trasferito alla Regione da quattro anni. Come si legge nell’interpellanza, «parte del personale è assunto con contratti di somministrazione» per cui «criticità legate alla gestione più volte hanno comportato una ulteriore temporanea riduzione del livello di servizio nonché la provvisoria chiusura dello sportello di Pordenone». Uno stop che si ripresenta ciclicamente: «Una situazione – commenta il consigliere regionale – che si verificherà anche a fine mese e che, presentando un’interpellanza, abbiamo portato all’attenzione del competente assessore regionale. In particolare desideriamo capire se l’amministrazione sia intenzionata a migliorare il servizio, potenziandolo e garantendone la continuità in tutti gli sportelli attivi in Regione, nonché se verranno offerte delle opportunità di stabilizzazione (bandi di concorso con riserva del posto o punteggio premiale) alle lavoratrici precarie che da anni si occupano del programma e hanno maturato un’importante esperienza professionale».
A Pordenone il servizio è radicato e ha fatto scuola soprattutto nella ricerca delle assistenti familiari. Nato su iniziativa della Caritas molti anni fa, fu poi trasferito alla Provincia nell’ambito delle politiche del lavoro, per poi passare sotto l’ala della Regione.
«La Regione rilanci gli sportelli SìConTe che, per favorire la conciliazione della vita familiare con il lavoro, agevolano la ricerca di badanti, collaboratrici domestiche e babysitter – è l’appello di Conficoni –. Gli oltre 8mila accessi registrati lo scorso anno, infatti, evidenziano l’utilità del servizio gratuito, avviato nel 2011 e gestito dalle Province fino alla loro soppressione. Buona parte del personale dedicato allo sviluppo del programma, che promuove e incentiva la qualità e la legalità del lavoro, è assunto con contratti di somministrazione». Personale che però matura competenze importanti e che quindi meriterebbe di essere valorizzato. —
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