Il Niger estrada Saadi, il figlio di Gheddafi che giocò anche nell’Udinese FOTO

TRIPOLI. È finita la latitanza di Saadi Gheddafi: il 41enne figlio terzogenito del defunto Colonnello è stato estradato in Libia dal Niger, dove si trovava agli arresti domiciliari.
Saadi è stato rinchiuso nel carcere di Tripoli e dovrà rispondere delle accuse di appropriazione indebita e intimidazione in riferimento al periodo in cui era alla guida della Federcalcio libica.
Saadi, noto playboy ed ex calciatore con trascorsi nel Perugia, nell’Udinese e nella Sampdoria, era fuggito dalla Libia nel settembre 2011, dopo la cauta del regime, e si era rifugiato in Niger poco prima dell’uccisione di suo padre, il 20 ottobre di quell’anno.
Le autorità di Niamey, che gli avevano concesso asilo politico, finora si erano rifiutate di estradarlo nonostante le ripetute richieste delle nuove autorità libiche.
A differenza del fratello Seif al Islam, il secondogenito di Gheddafi detenuto nella prigione di Zintan, Saadi non è ricercato dal Tribunale penale internazionale.
Un gruppo di ex ribelli ha postato cinque foto che ritraggono un Saadi sconsolato e con l’uniforme blu dei detenuti. In un’immagine è inginocchiato su un materasso mentre gli vengono rasati barba e capelli.
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