Profilo Facebook “intasato”: «Non mi aspettavo tanto clamore»

SACILE. Trentatrè anni, una laurea in giornalismo ed editoria alla Sapienza di Roma. Sicurezza e determinazione. Doti di cui Ornella Rubino – presentata come nuovo presidente della Sacilese – fa sfoggio con ironia. La stessa che si concede quando le si ricorda che la notizia sui social è diventata quasi virale: pioggia di “like”, in parte dettati dalla sua avvenenza.
Sorpresa da tanto clamore? «Sinceramente sì. Me ne sono accorta dalla mole di richieste di amicizia ricevute su Facebook in poche ore. Mai successo da quando ho aperto il mio profilo».
Presidentessa in un mondo maschilista per definizione come il calcio. La spaventa?
«Per nulla. Ho già lavorato in ambiti prevalentemente maschili. E posso dire che gli uomini sono più capaci delle donne a fare squadra. E io non credo nel singolo, quanto nel lavoro del team».
Ma qualche dote prettamente femminile la porterà nell’ambiente Sacilese?
«La capacità di affrontare nello stesso momento situazioni diverse, pragmatismo e maggiore razionalità».
Che idea si è fatta della città e dei suoi tifosi?
«C’è un grande affetto nei confronti della Sacilese. Da napoletana, non posso che esserne felice. E trovo pure più stimolante il mio ruolo, sapendo che alle spalle della squadra c’è una comunità che si interessa alle sorti della società».
Sino alla scorsa stagione, un’altra donna ha rappresentato i colori biancorossi: Lidia Nadal. La chiamerà per qualche consiglio?
«Pino Ielo e mio marito Claudio (Anellucci, ndr) l’hanno incontrata. Io ancora no, ma sarà un piacere poterlo fare e chiederle qualche suggerimento. So che lei e suo marito hanno dato tanto a questa società portandola ai massimi livelli della sua storia».
E la cordata che lei ora rappresenta dove vuole arrivare?
«È un progetto a lungo termine. Stiamo cercando di eliminare le macerie lasciate dalla gestione Baù. Ma vogliamo riportare la Sacilese ai vertici della serie D. Chiediamo pazienza. I giocatori ce la stanno dimostrando e di questo li ringrazio».
A proposito, come sarà lavorare a stretto contatto con suo marito, consulente tecnico del club?
«Amo la passione che Claudio mette nel suo lavoro. Me l’ha trasmessa. Prima di conoscerlo ero una semplice tifosa del Napoli che ogni tanto andava allo stadio. Se devo essere sincera, visto che per alcuni anni ci siamo visti poco a causa dei suoi viaggi, non mi dispiacerà stargli più accanto in questa esperienza».
Tra le motivazioni della sua nomina, c’è la disponibilità a essere più presente rispetto agli altri soci. E’ così?
«Sì. Non sarò a Sacile dalla domenica al lunedì. Ma appena potrò, sì. E in ogni caso lavorerò molto per il club anche da Roma. Ogni giorno facciamo una riunione per parlare della Sacilese».
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