Milani adesso punta sull’under 17 femminile

UDINE. Coach Achille Milani, al campo all’aperto del parco Brun in Chiavris, ha già cominciato a fare basket con le sue 1999, tra le quali la figlia Alice, per la stagione 2014 - 2015 . Quello...

UDINE. Coach Achille Milani, al campo all’aperto del parco Brun in Chiavris, ha già cominciato a fare basket con le sue 1999, tra le quali la figlia Alice, per la stagione 2014 - 2015 . Quello femminile è l’unico dei due gruppi dell’Ubc under 15 nel 2013 - 2014 che continua ad allenare. Passa la mano alla guida di quello maschile, incorporato nelle giovanili dell’Apu.

«Con le ragazze abbiamo cominciato soft – dice Milani, ex cestista di A partendo dalla Fantoni Udine assieme a Lorenzo Bettarini, “eroi in coppia” ad Ankara (73-79) in Saporta sulla panchina vacante della Snaidero l’8 gennaio 2002 –. Passano di categoria, faranno l’U17 da primo anno perché in questa stagione è per 1999 e 1998. Sarà un po’ più dura. Faremo il campionato regionale, a 10 squadre pare: prima e seconda all’interzone. Vi siamo già approdati da U15 l’anno scorso, mentre in questo ci siamo guadagnati le finali nazionali. Non abbiamo vinto il titolo Fvg, all’interzone siamo passati nonostante San Martino di Lupari e alle finali tricolori siamo capitati con la Reyer, scudettata alla fine».

Lascia i 1999 dell’Ubc: «Passano pure loro U17 e quasi tutti all’Apu allenata da Bjedov, meno Gasparini un prestito da Romans e Marcuzzi di Perteole, passato alla Pallacanestro Trieste e nel giro delle selezioni Fvg come Martinuzzi, che è anche in quelle nazionali (convocato dal 2 al 7 settembre a Porto Sant’Elpidio, ndr)».

Milani torna alla base: «Prendo i 2003 esordienti dell’Ubc. Come già con i 1996 portati alle finali nazionali U15, lascio i 1999. Forse ci si aspettava che le facessero anche questi, dopo quelle U14 nel 2013 a Bormio e tre rinforzi. Invece, si è un po’ sfaldato lo spogliatoio e dopo 5 o 6 anni è naturale il cambio guida».

Pure Achille è Green coach («2006, circa»), premio sospeso dalla Fip Udine per il 2014: «Ci sta, se proprio non c’è chi lo meriti. Basta non perdere la tradizione. Largo a giovani che mostrino impegno». (v.m.)

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