L’Atletico alza l’offerta Scuffet più vicino a Madrid

Pozzo vuole 9 milioni più bonus, gli spagnoli non vogliono andare oltre i 7 Al giocatore è stato proposto un quinquennale da 900 mila euro a stagione
Arta Terme (Udine) 14 Luglio 2014. Udinese Calcio 2014-2015. Arrivo in ritiro e primo allenamento ad Imponzo.Telefoto Copyright Agenzia Foto Petrussi
Arta Terme (Udine) 14 Luglio 2014. Udinese Calcio 2014-2015. Arrivo in ritiro e primo allenamento ad Imponzo.Telefoto Copyright Agenzia Foto Petrussi

UDINE. Simone Scuffet è sempre più vicino all’Atletico Madrid, ma sarà comunque lui a dover pronunciare l’ultima parola sul possibile trasferimento in Spagna. Dalla penisola iberica, inoltre, cominciano a filtrare le prime indiscrezioni sul contratto offerto all’enfant prodige di Remanzacco che con la maglia dei Colchoneros triplicherebbe il proprio ingaggio siglando un quinquennale da 900 mila euro più bonus al posto dei 300 mila percepiti in Friuli dopo il secondo rinnovo accordatogli dall’Udinese in meno di un anno.

Manca l’ufficialità, è vero, sia perché si attende sempre il definitivo placet del portiere sia perché i due club stanno ancora limando i dettagli dell’affare. I friulani, infatti, vorrebbero ricavare dalla cessione di Scuffet 9 milioni più bonus - oltre a una percentuale sulla vendita futura -, mentre l’Atletico non si muove da una valutazione in contanti di 6-7 con la possibilità di girare a Udine la metà degli incassi in caso di nuova cessione del nazionale azzurro. E proprio per questo motivo, ieri, è volato a Milano il direttore sportivo dei biancorossi Andrea Berta che ha incontrato gli uomini mercato dell’Udinese. Ballano un paio di milioni di euro, in altre parole, ma la differenza non sembra abissale e incolmabile. L’offerta economica, fuor di metafora, è buona, anzi probabilmente ottima se consideriamo l’età - 18 anni appena compiuti -, le nemmeno 20 gare disputate in Serie A dal ragazzo e come, due stagioni or sono, un autentico fenomeno come Samir Handanovic passò all’Inter in cambio di 11 milioni cash più il cartellino di Marco Davide Faraoni.

La novità di giornata, tuttavia, è rappresentata dal fatto che, in caso di chiusura dell’affare, Scuffet si trasferirebbe in Spagna immediatamente e non, come ventilato nei giorni scorsi, tra un anno. La conferma dell’ingaggio dello sloveno Jan Oblak da parte dell’Atletico Madrid, infatti, ha pressoché annullato le possibilità che al Vicente Calderon sbarchi anche il messicano Guillermo Ochoa. Come confermato dal quotidiano centrocamericano “La Aficion”, infatti, l’ex Ajaccio dopo l’ottimo mondiale disputato con la casacca della Tricolor, vuole una maglia da titolare e, da svincolato, preferisce attendere nuove offerte piuttosto che giocarsi il posto nel club campione di Spagna. L’idea, quindi, è quella di portare immediatamente Scuffet a Madrid e lasciare poi a Diego Simeone la scelta definitiva sulle gerarchie di una squadra che, è bene ricordarlo, non ha soltanto vinto l’ultima Liga, ma è arrivata a un soffio dall’alzare al cielo anche la Champions League.

La palla, dunque, è nelle mani del giovanissimo Simone che si trova il diritto e dovere di compiere una scelta, di vita prima che di carriera, certamente non facile. Mollare tutto, città natale, famiglia e scuola per giocarsi una chance che, onestamente, potrebbe passare una volta sola nella vita oppure rispedire al mittente tutto e restare in Italia aspettando, eventualmente, una nuova chiamata da una big europea.

Mattia Pertoldi

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