Il Flumignano non completa l’opera

Antoniozzi al 6’ fulmina Guiotto, ma il Pravisdomini evita il raddoppio e sfiora il colpaccio. La salvezza è tutta da giocare
Precenicco, 23 febbraio 2013..Calcio - Dilettanti..Brian - Flumignano.Copyright Foto Petrussi / Ferraro Simone
Precenicco, 23 febbraio 2013..Calcio - Dilettanti..Brian - Flumignano.Copyright Foto Petrussi / Ferraro Simone

PRAVISDOMINI. Tra Pravisdomini e Flumignano esce un pareggio sostanzialmente giusto, che lascia inalterati timori e speranze nella lotta per la salvezza.

Nel complesso la partita è stata tecnicamente povera, caratterizzata dall’eccessivo ricorso al lancio lungo e frequenti errori d’impostazione, ma combattuta e corretta. Entrambe le formazioni hanno avuto le occasioni per vincere, quasi tutte confezionate in un finale convulso ed emozionante: il Flumignano può recriminare su un vantaggio non gestito a dovere e sul mancato raddoppio, il Pravisdomini su un paio di legni che hanno impedito di completare la rimonta.

Nel primo tempo la prima occasione capita ai locali, al 5’, con di Chiara che si libera al tiro al limite dell’area ed impegna Nardoni in una presa a terra; ma un minuto dopo la difesa in linea bluarancio si lascia ingenuamente scavalcare da un bel lancio di Duca a servire lo smarcato Antoniozzi, che infila Guoiotto con un preciso diagonale.

I locali accusano il colpo, mantengono l’iniziativa, ma alternano lunghi lanci fuori misura per Boian ad un fraseggio lento e sterile. Gli ospiti si difendono bene e paiono in grado di verticalizzare molto più efficacemente, ma non affondano: al 39’ Motta s’invola verso la porta, ma è sbilanciato da una spallata di “mestiere” di Zavattin e non riesce a concludere; al 43’ Badronja sciupa un’azione di rimessa con un sinistro fiacco.

Nella ripresa il Pravisdomini si rianima, grazie anche agli innesti di Suiu e Casarotto: dopo una precipitosa uscita di Guiotto ad anticipare Motta lanciato a rete, al 16’, i padroni di casa hanno la prima grossa occasione al 19’: Casarotto anticipa Nardoni di testa e colpisce il palo. Il portiere ospite, ripetutamente sollecitato da numerosi traversoni, capitola al 21’ a causa di un’improvvida uscita “alla Zenga” di argentina memoria: su cross da sinistra di Chiara, Boian gli ruba il tempo e insacca di testa.

Dopo il pareggio la partita si accende: spariscono i centrocampisti e si assiste a una sequenza di lunghi rilanci da un versante all’altro; su uno di questi, al 24’, Motta si presenta solo davanti alla porta, calcia praticamente dal limite dell’area piccola, ma trova una miracolosa deviazione di piede di Guiotto a deviare in angolo.

Il Flumignano paga la stanchezza ed arretra troppo il baricentro, mentre i locali collezionano corner e producono paurosi assembramenti nell’area ospite: al 27’ Zavattin ne risolve uno con un potente destro che s’infrange sulla traversa. L’ultimo sussulto dei padroni di casa, al 38’, è provocata dall’indomito Boian che, dopo aver superato l’intera difesa rossonera in progressione, si presenta solo di fronte a Nardoni, ma conclude troppo debolmente, permettendo al portiere ospite di deviare in calcio d’angolo.

Nel finale il Flumignano si riaffaccia in avanti e inscena un paio di mischie nell’area avversaria, mettendo in apprensione Guiotto, che però si rivela più efficace del suo collega nelle uscite.

Domenico Martin

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