Cortese non si arrende «Il gomito sarà ok prima dei play-off Poi ci divertiremo»

La botta è stata brutta e dolorosa, ma Riccardo Cortese non si è perso d’animo e cerca di pensare positivo. La frattura al gomito rimediata nel finale del match perso contro Cagliari non pone fine alla sua stagione: c’è tempo per recuperare e giocare da protagonista i play-off. Sperando ovviamente che la sfortuna sia finita qui.
Cortese, per lei è davvero una stagione maledetta. Ha tenuto il conto degli infortuni?
«Sì, è proprio un anno sfortunato. Prima mi sono fatto male alla spalla, poi al ginocchio. Successivamente nuovi problemi alla spalla e ancora al ginocchio, ora questa frattura al gomito. Sono stato bene soltanto nella pre-season. In campionato ho sempre giocato, ma mai al top della forma. Questa, sia chiaro, non vuole essere una scusante. È semplicemente un dato di fatto».
Ricorda la dinamica dell’azione in cui si è fatto male?
«Molto bene. Ho attaccato il canestro nell’uno contro uno, mentre salivo il mio avversario è venuto sotto e ho perso il controllo delle gambe. Stavo andando giù di faccia e ho messo le braccia per proteggermi: cadendo ho subito sentito un dolore fortissimo. Sono cose che possono capitare nello sport, vanno messe in conto. Ora però mi rimbocco le maniche, voglio tornare prima possibile».
Ha già calcolato i tempi del possibile rientro?
«Devo tenere un tutore per 10-15 giorni, poi faremo dei nuovi controlli. Vediamo come si cicatrizza l’osso e facciamo il punto. Spero di farcela per fine aprile o inizio maggio, quindi per i play-off. Non è una frattura fra le più gravi, la stagione non finisce qui. Magari serve per raddrizzare il braccio e la mira (ride, ndr)».
Intanto avete perso in casa dopo cinque mesi. Cosa è successo sabato alla Gsa?
«È stata una serataccia sotto ogni punto di vista. Forse abbiamo preso la partita un po’ sotto gamba, avremmo potuto cercare di “ammazzarla” quando eravamo sopra di 6-8 punti, invece abbiamo vivacchiato. Quando Cagliari ha schierato Allegretti da “3” siamo andati in difficoltà e non siamo più riusciti a giocare di corsa. In casa siamo sempre usciti alla distanza, stavolta l’inerzia era a loro favore. Diciamo che il fato ha compiuto il suo percorso, all’andata fummo fortunati, al ritorno abbiamo fatto di tutto per tornargli quei due punti. questo è il basket. A ogni modo, nessun dramma, Verona e Forlì devono ancora venire a giocare da noi».
Domenica non potrà giocare nella “sua” Ferrara. Oltre al danno la beffa.
«Mi dispiace, sono anni che non salto una gara di campionato. A Ferrara avrei voluto esserci. Una cosa è sicura: non mi piango addosso. Ai tifosi dico di aspettarmi: ai play-off ci sarò. Accoppiamenti? È presto, intanto pensiamo a guadagnarci il fattore campo nel primo turno. Vorrebbe dire molto. Poi se andiamo avanti ce la giochiamo, nei play-off può accadere veramente di tutto». —
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