Apu, verso un campionato ristretto con meno turni infrasettimanali

Oggi riunione di Lega sulle modifiche al campionato, a rischio la fase a orologio. Il dt Martelossi: «Ridurre è la scelta giusta, no al blocco retrocessioni»
Udine 23 Gennaio 2019. Martellossi Neo Allenatore GSA Basket. © Foto Petrussi
Udine 23 Gennaio 2019. Martellossi Neo Allenatore GSA Basket. © Foto Petrussi

UDINE. Meno turni infrasettimanali per l’Apu Old Wild West in serie A2. È questa la strada che intendono perseguire i vertici della Lega nazionale pallacanestro, che oggi pomeriggio si riuniranno (rigorosamente in videoconferenza) con i rappresentanti dei club di serie A2 per decidere una serie di modifiche alla formula attuale del campionato.

Una cosa è comunque certa: è confermata la partenza del torneo per questo fine settimana, con Udine attesa dalla trasferta di Mantova, contro gli Stings.

Il direttore tecnico dell’Apu, Alberto Martelossi, commenta così le modifiche (sempre più in vista) al torneo di A2: «L’obiettivo di ridurre i turni infrasettimanali a mio avviso è una scelta giusta. Riuscire a spalmare le partite in calendario, al momento, è il male minore ed è una soluzione che ci è già stata anticipata».

Manca solo l’ufficialità, ma le partite in calendario il 25 novembre (in casa contro Piacenza), il 2 dicembre (in trasferta a Trapani) e il 6 gennaio (trasferta a Tortona) verranno spostate più avanti, verosimilmente fra febbraio e marzo 2021.

In ballo c’è inoltre da ricollocare il recupero della prima giornata di campionato, quella che vedeva Udine impegnata nella trasferta di Bergamo: inizialmente era previsto per domenica 15 dicembre, poi la Lega nazionale pallacanestro ha optato per ritardare l’inizio del torneo, visto che la Supercoppa ha richiesto tempi più lunghi del previsto per recuperare partite rinviate a causa dei casi di contagio al Covid-19 registrati nelle varie squadre.

Un’altra decisione da prendere è quella relativa alle retrocessioni. Si vocifera di un possibile blocco delle stesse, ma anche della possibilità di sanare un’eventuale discesa in B pagando una sorta di luxury tax. «Credo che il blocco delle retrocessioni non serva – afferma Martelossi – perché a fine anno ci sarà una selezione naturale e qualcuno finirà per non iscriversi alla serie A2 della stagione 2021/22. L’idea è comunque da studiare, a maggior ragione se anche la serie A dovesse stabilire il blocco delle retrocessioni».

Sul piatto c’è anche l’idea di allargare i play-off da 16 a 24 squadre: una soluzione che porterebbe tutti a giocare di più, magari sacrificando una fase a orologio sempre più in bilico.

Reintrodotta appena un anno fa per permettere a tutti i club di disputare un numero congruo di partite, quel principio ora si scontra con la realtà, che è anche la necessità di non intasare un calendario costretto a fare i conti con la pandemia da coronavirus, le restrizioni, i palasport chiusi al pubblico e i contagi.

Mancano ormai solo cinque giorni all’inizio del campionato di serie A2, ma bisogna ancora una volta navigare a vista. —


 

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