Cusin chiude con Sassari e torna a Cremona in A

Conoscendoli, non si sa chi ci sia rimasto peggio. Marco Cusin, centro di 2,11 di gravità permanente dell’Italbasket, è friulano tutto d’un pezzo: serio, applicato. Pordenonese 30enne a fine febbraio 2015 che, primi passi con Torre e 3S Cordenons, affiliata Snaidero, preferì Trieste per volare nel basket che conta.
Meo Sacchetti, ex azzurro viceolimpionico in ala a Mosca ’80 e oro Europeo in Francia ’83, è il coach dal volto più umano passato in arancione. Non a caso di scuola Lajos Toth ad Asti e capace di gestire il lungo addio al basket giocato di Gianmarco Pozzecco a Capo d’Orlando.
Ora Cusin e Sacchetti si sono visti, e non piaciuti, per un mese a Sassari e sull’isola stavolta non è nato l’idillio sul parquet. Arrivato in Sardegna verso fine settembre, dopo un’estate senza più Cantù per squadra e con l’Europeo 2015 multisede in tasca con l’Italia, Marco il 5 ottobre scorso ha giocato 5 minuti in Supercoppa italiana vinta dai sardi al palaSerradimigni contro Milano scudettata. Poi tre presenze in serie A e due gare giocate: spettatore in panchina a Pistoia, 11 minuti dal 12 ottobre con Bologna a lunedì scorso con Brindisi per 2 punti, altrettanti rimbalzi e un assist.
A Cusin è andata meglio soltanto nel primo dei due stop nel girone A di Eurolega, coppa che gli aggradava in prospettiva continentale con la Nazionale. Il 17 ottobre ha giocato 22’47’’ in Russia contro il Nizhny Novgorod: 4 punti, 2 rimbalzi e un assist. Una settimana dopo, con l’Anadolu Efes Istanbul, il solito minutaggio scarso a Sassari: 8’42’’ con 6 punti e 3 rimbalzi.
Lunedì sera, battuta Brindisi e ripresa Milano in vetta alla A, aveva già lasciato gli spogliatoi con le scarpette in mano e non era tra i convocati per le prossime 4 trasferte dei sardi: a Kazan, Roma, Madrid e Cantù. Ieri mattina la risoluzione consensuale con la Dinamo e nel pomeriggio l’annuncio del ritorno a Cremona, già sua dal 2007 al 2010 con promozione in A nel 2009.
Alla fine serata in famiglia a Pordenone e oggi presentazione al palaRadi, dove passa agli ordini di coach Cesare Pancotto, altro ex snaiderino, e trova l’altro friulano Fabio Mian.
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