Clima rovente di giorno, afa durante la notte: è arrivato il grande caldo, i consigli e il numero amico in Fvg

Per la tutela di anziani e fragili, in campo la Regione: non si tratta di un numero di emergenza ma di una sorta di “telefono amico”, con un operatore pronto a dare una serie di consigli pratici sugli accorgimenti e le precauzioni da adottare per ridurre il disagio e il rischio di malori ed altri effetti indesiderati

È arrivato il gran caldo: le regole di buon senso e attenzione ai fragili per gestire i picchi di temperatura
È arrivato il gran caldo: le regole di buon senso e attenzione ai fragili per gestire i picchi di temperatura

Non chiamatelo Caronte, chiedono i meteorologi. Al di là dei nomi, quello che è certo è che siamo entrati in giorni di gran caldo. «I più caldi della prima metà dell’estate», assicurano dall’Arpa-Osmer, annunciando l’arrivo di masse d’aria eccezionalmente calda, di origine tropicale. A 3 mila metri, già a partire da ieri, il cielo del Friuli toccava temperature di 13 gradi, il picco degli ultimi vent’anni. «Con temperature simili in quota – spiega il meteorologo dell’Osmer Sergio Nordio – i nostri modelli ci danno proiezioni anche superiori ai 40 gradi in pianura e sulla costa. Non raggiungeremo quei livelli, ma i 35 gradi sicuramente sì. E purtroppo sarà un caldo umido, con una sensazione di disagio destinata a crescere».

TELEFONO AMICO

Un’elevata umidità impedisce o riduce drasticamente la traspirazione, accentuando il calore percepito, con effetti particolarmente pesanti per le persone più deboli, anziani, malati, bambini.

Da qui, e dalla consapevolezza che le condizioni dei prossimi giorni saranno particolarmente difficili, l’intensificarsi delle campagne d’informazione istituzionale per tutelare le categorie più a rischio, dai bollettini del ministero della Salute al servizio telefonico per l’emergenza caldo attivo in Friuli Venezia Giulia allo 0434-223522.

In funzione da giugno, il servizio è attivo dalle 7 alle 19 nei giorni feriali e dalle 8 alle 14, chiamando questo numero (lo stesso numero a cui fa capo il Cup, per la prenotazione di visite, esami e interventi) e digitando l’opzione 5.

Non si tratta di un numero di emergenza ma di una sorta di “telefono amico”, con un operatore pronto a dare una serie di consigli pratici sugli accorgimenti e le precauzioni da adottare per ridurre il disagio e il rischio di malori ed altri effetti indesiderati.

ONDATE DI CALORE

Il servizio di prevenzione degli effetti delle ondate di calore, gestito dal ministero della Salute, è attivo sul sito salute.gov.it da metà maggio fino a metà settembre. Tra le informazioni fornite anche il monitoraggio e la previsione delle temperature in 27 città italiane, tra cui anche Trieste.

Ogni giorno viene stilato un bollettino nazionale, che fornisce un panorama completo dei livelli di emergenza in ciascuna delle 27 città monitorate, con bollini di quattro colori: il verde indica assenza di rischi, il giallo un livello di preallerta, l’arancione la presenza di temperature elevate, con possibili effetti negativi, il bollino rosso l’arrivo di ondate di calore, con livelli di rischio elevato.

Oltre al quadro nazionale, per ogni città viene diffuso un bollettino specifico, completo delle previsioni sull’andamento dei due giorni successivi, sia riguardo alle massime che alle temperature percepite (legate al mix di caldo e umidità).

BUONSENSO E ATTENZIONE AI FRAGILI

Sempre del ministero della Salute anche il “decalogo” con i consigli da seguire per prevenire gli effetti indesiderati e proteggere le categorie più a rischio.

La guida fornisce suggerimenti improntati più che altro al buonsenso, oltre a indicazioni sulle cautele e le procedure da adottare in presenza di sintomi di malessere. Fondamentale, in primis, non uscire nelle ore più calde.

Quanto alle temperature in casa, l’aria condizionata non è l’unica soluzione. Importante anche evitare di chiudere del tutto porte e finestre: bene quindi accostare scuri e persiane per proteggere gli ambienti dai raggi del sole, ma garantendo sempre l’areazione degli ambienti.

E attenzione a non impostare i condizionatori su temperature troppo basse, che oltre a far male alla bolletta (e all’ambiente) possono generare pericolosi sbalzi di temperatura nel passaggio dall’interno all’esterno.

Molto importante anche bere molto, almeno un litro e mezzo d’acqua al giorno, privilegiare frutta e cibi freschi, riducendo grassi e condimenti, preferire abiti in fibre naturali, che garantiscono una migliore traspirazione.

Acqua e frutta vanno tenute sempre a portata anche in auto, specie se si viaggia con anziani, bambini (e animali domestici, anch’essi più esposti al rischio). Per gli spostamenti, come per gli esercizi fisici, scegliere sempre, se possibile, le ore più fresche. E ricordarsi sempre di dare un’occhiata e assistenza, in caso di necessità, ai più fragili.

CALDO E MORTALITÀ

A ricordare quanto possa essere pericoloso sottovalutare i rischi legati al caldo una recente ricerca pubblicata su Nature Medicine, a cura dall’Istituto di Barcellona per la salute globale, in collaborazione con l’Istituto nazionale della salute francese.

Secondo i ricercatori, che hanno analizzato le statistiche di mortalità della scorsa estate, il Paese europeo più colpito dalle ondate di calore è stato proprio l’Italia, con una stima di 295 decessi dovuti al caldo per milione di abitanti (la proiezione su una città come Udine sarebbe di 30 decessi nel 2022).

Oltre 60 mila, secondo i ricercatori, le persone morte la scorsa estate in Europa a causa del caldo, con un’incidenza più alta tra le donne e nella fascia al di sopra degli 80 anni

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