Bentornati in Friuli, mandi fradis

Paolo Mosanghini
Remanzacco 10 Maggio 2023. Alpini della locale sezione dell' Ana in attesa dell''adunata. © Foto Petrussi
Remanzacco 10 Maggio 2023. Alpini della locale sezione dell' Ana in attesa dell''adunata. © Foto Petrussi

UDINE. Pronti, si parte! Da giovedì 11 maggio incontreremo migliaia di penne nere. A Udine, sulle strade, nei nostri paesi. In tutto il Friuli si incrociano cartelli con i nomi dei gruppi Ana ospitati e in arrivo da ogni parte dell’Italia, bandiere tricolori ai balconi delle case, una diffusa aria di festa.

Un’adunata che per numeri si annuncia tra le più affollate, senz’altro la più imponente che mai sia stata ospitata a Udine. In cent’anni, qui, gli alpini si sono dati appuntamento ufficialmente cinque volte. Diventano sei se aggiungiamo il raduno spontaneo che ci fu nel ’76, quando in migliaia si precipitarono per aiutare le popolazioni colpite dal terremoto.

il punto sull’evento
Ecco la “Guida all’Adunata”: tutto quello che c’è da sapere su eventi e luoghi in un libro tascabile
La copertina della “Guida all’Adunata” che sarà distribuita con la rivista “L’Alpino” e in città durante l’evento

Sono passati quasi cinquant’anni, ma è come fosse ieri per quell’abbraccio genuino che negli anni si è rafforzato e che si perpetua nel ricordo. A Gemona, giovedì 11 maggio, si commemoreranno le vittime del terremoto e quelle del Covid: gli alpini c’erano in entrambe le emergenze.

La 94ª Adunata a Udine suggella il vincolo di solidarietà, di valori e di senso civico che si rinnova tra le penne nere e i friulani.

Marceranno con orgoglio, con nostalgia per i tempi andati, con un pensiero per chi non c’è più e nella speranza che queste giornate possano essere un po’ più lunghe per intrattenersi in compagnia degli amici.

La storia
I muli, quei fedeli amici degli alpini: dalla nascita del Corpo agli anni ’90
Amati e custoditi gli ultimi animali furono acquistati all’asta dalle penne nere in congedo

La fratellanza alpina non si spiega, nasce e si rafforza nello spirito di squadra e di appartenenza, attraverso il senso del dovere e le azioni concrete.

Celebrando gli alpini, c’è il rischio di inciampare nella retorica, c’è la consapevolezza che potrebbe affacciarsi qualche polemica, ma prevalgono la forza, il coraggio, il cuore, l’umanità, la partecipazione.

Bentornati in Friuli.

Mandi fradis. —

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