Conclave, alle 21 la fumata nera: c’è ancora da attendere per il nome del prossimo Papa

Fedeli e media di tutto il mondo hanno atteso con gli occhi puntati sul comignolo installato sopra la Cappella Sistina

È iniziato il Conclave per l'elezione del successore di Francesco. La fumata è arrivata alle 21, dopo tre ore dalla chiusura della cappella Sistina: il colore nero non ha lasciato dubbi. Si deve ancora attendere per conoscere il nome del 267esimo Papa. 

Il 12 marzo del 2013, anno in cui fu eletto Papa Francesco, l'Extra Omnes fu pronunciato alle 17.33 nella prima riunione del conclave e la prima fumata nera ci fu alle 19.41, due ore e 8 minuti dopo. Oggi (nel conclave ci sono 18 cardinali elettori in più) l'Extra Omnes è stato dato alle 17.43 e, a due ore e 40 minuti circa di distanza, non c'è ancora stata alcuna fumata.Si riprende domani con quattro turni di voto, due al mattino (10.30 e 12.30) e due al pomeriggio (17 e 20).

La giornata

La giornata si è aperta alle 10 con la Messa Pro eligendo pontifice, terminata alle 11.23. Alle 16.30, dopo la preghiera nella Cappella Paolina, i 133 cardinali sono entrati in Cappella Sistina e hanno cantato l’inno Veni creator spiritus per invocare la discesa dello Spirito santo. Poi hanno giurato sul Vangelo. Il Maestro delle celebrazioni liturgiche, monsignor Diego Ravelli, ha pronunciato l’Extra Omnes, “fuori tutti” e tutte le persone non partecipanti al Conclave sono state allontanate. Sono cominciate ufficialmente le votazioni.

 

 

Il precedente

Il 12 marzo del 2013, anno in cui fu eletto Papa Francesco, l'Extra Omnes fu pronunciato alle 17.33 nella prima riunione del conclave e la prima fumata nera ci fu alle 19.41, due ore e 8 minuti dopo. Oggi (nel conclave ci sono 18 cardinali elettori in più) l'Extra Omnes è stato dato alle 17.43 e, a due ore e 40 minuti circa di distanza, non c'è ancora stata alcuna fumata.

133 cardinali riuniti per eleggere il successore di Papa Francesco

Alle 16:30 di oggi, 7 maggio 2025, si sono ufficialmente aperte le porte della Cappella Sistina per l'inizio del Conclave destinato a eleggere il 267º Papa della Chiesa cattolica, dopo la morte di Papa Francesco avvenuta il 21 aprile scorso. I 133 cardinali elettori, tutti sotto gli 80 anni, si sono riuniti per la prima votazione. La giornata si è aperta alle 10:00 con la Messa "Pro eligendo Pontifice", terminata alle 11:23. Nel pomeriggio, i cardinali hanno partecipato a una preghiera nella Cappella Paolina, seguita dall'ingresso in processione nella Cappella Sistina. Qui hanno intonato l'inno "Veni Creator Spiritus" per invocare la discesa dello Spirito Santo e hanno prestato giuramento sul Vangelo. Il Maestro delle celebrazioni liturgiche, monsignor Diego Ravelli, ha pronunciato il tradizionale "Extra Omnes", segnando l'inizio ufficiale delle votazioni. 

Il processo di elezione: tra tradizione e modernità

Il Conclave segue un rito codificato da secoli, ma affronta anche le sfide del mondo moderno. Tra gli ultimi documenti firmati da Papa Francesco, la "Antiqua et nova" affronta il tema dell'intelligenza artificiale e il suo impatto sulla Chiesa, sottolineando la necessità di una guida spirituale che sappia affrontare le nuove sfide tecnologiche. L'inno "Veni Creator Spiritus", cantato dai cardinali all'inizio del Conclave, è un richiamo all'unità e alla sacralità del momento. Questo canto liturgico invoca la discesa dello Spirito Santo, guidando i cardinali nella scelta del nuovo Papa.

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Prossimi passi: l'annuncio del nuovo Papa

In caso di fumata bianca, il cardinale protodiacono, Dominique Mamberti, annuncerà al mondo l'elezione del nuovo Papa con la tradizionale formula "Habemus Papam" dalla loggia della Basilica di San Pietro. Il nuovo Pontefice si affaccerà poi per impartire la sua prima benedizione "Urbi et Orbi". 

Il baby e i veterani

Il 'baby' elettore è l'australiano Mikola Bychok, 45 anni, il più anziano lo spagnolo Carlos Osoro Sierra, 79 anni. Il cardinale Pietro Parolin (di gennaio 1955), Matteo Zuppi (ottobre 1955). C'è una nutrita schiera di 78enni (compiuti o da fare). Il cardinale Baldo Reina è del 1970. Il cardinale Leo Frank del '71, Rolandas Makrickas del '72. Tra i veterani della Sistina, i 5 cardinali creati da Giovanni Paolo II: il francese Philippe Barbarin, il croato Josip Bozanic, dalla Bosnia ed Erzegovina Vinco Pulic e dal Ghana Peter Turkson. Ventidue i cardinali elettori che hanno ricevuto la berretta cardinalizia da Benedetto XVI; 108 (circa l'80 per cento del totale) quelli creati da papa Francesco.

In Sistina ci saranno anche 33 cardinali da famiglie religiose: la maggioranza è rappresentata dai salesiani, 5 (Charles Maung Bo, Virgilio Do Carmo da Silva, Ángel Fernández Artime, Cristóbal López Romero, Daniel Sturla Berhouet); 4 i consacrati dell'Ordine dei frati minori (Luis Cabrera Herrera, Pierbattista Pizzaballa, Jaime Spengler e Leonardo Steiner) e i gesuiti (Stephen Chow Sau-yan, Micheal Czerny, Jean-Claude Höllerich e Ángel Rossi); i francescani conventuali sono 3 (François-Xavier Bustillo, Mauro Gambetti e Dominique Mathieu).

Nel conclave anche 2 redentoristi (Mykola Bychok e Joseph Tobin) e 2 verbiti (Tarcisio Kikuchu e Ladislav Nemet); poi l'agostiniano Robert Prevost, il cappuccino Fridolin Ambongo Besungu, il carmelitano scalzo Anders Arborelius, il cistercense Orani Joao Tempesta, il clarettiano Vicente Bokalic Iglic, Gerald Lacroix dell'Istituto secolare Pio X, il lazzarista Berhaneyesus Demerew Souraphiel, il missionario della consolata Giorgio Marengo, il missionario del Sacro Cuore di Gesù John Ribat, lo scalabriniano Fabio Baggio e lo spiritano Dieudonné Nzapalainga.

La mappa mondiale del Conclave

Nel dettaglio, sono rappresentate 17 nazioni dell'Africa, 15 dell'America, 17 dell'Asia, 18 dell'Europa e 4 dell'Oceania. Da Haiti, il cardinale Chibly Langlois, da Capo Verde Arlindo Furtado Gomes, dalla Repubblica Centrafricana Dieudonné Nzapalainga, dalla Papua Nuova Guinea John Ribat, dalla Malesia Sebastian Francis, dalla Svezia Anders Arborelius, dal Lussemburgo Jean-Claude Hollerich, da Timor Est Virgilio do Carmo da Silva, da Singapore William Seng Chye Goh, dal Paraguay Adalberto Martínez Flores, dal Sudan del Sud Stephen Ameyu Martin Mulla e dalla Serbia Ladislav Nemet. Nella Cappella Sistina si ritroveranno 53 cardinali europei, 37 americani (16 America del Nord, 4 America Centrale, 17 America del Sud), 23 asiatici, 18 africani e 4 australiani.

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