Caso Trentini, il Governo manda un inviato ma il Venezuela chiude le porte
Un esponente della Farnesina a Caracas per discutere dei detenuti italiani, tra cui il cooperante veneziano. Ma il Governo sudamericano non si rende disponibile. La famiglia Trentini: «Nove mesi senza Alberto, deve tornare a casa»

«Abbiamo mandato un inviato, gradito anche alla famiglia» di Alberto Trentini, ma «il Governo venezuelano è lui che decide se far avere un colloquio o no. Stiamo cercando di fare tutto il possibile, ma non è così semplice».
Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani interpellato in Transatlantico alla Camera sulla missione in Venezuela dell'inviato speciale della Farnesina, Luigi Vignali, per i detenuti italiani tra cui Trentini.
Nulla di fatto secondo la famiglia che in una nota, «prendendo atto che la missione dell'inviato della Farnesina è rinviata», torna a rilanciare l’appello: «Dopo quasi nove mesi di detenzione, Alberto deve tornare a casa».
«Confidiamo che il dialogo possa proseguire», aggiunge la famiglia con la loro legale Alessandra Ballerini, «Abbiamo fiducia nell'impegno della nostra diplomazia e rinnoviamo la nostra stima e gratitudine nei confronti dell'ambasciatore Vignali che auspichiamo possa recarsi a breve in Venezuela».
«Apprendiamo dalla stampa che l'inviato speciale della Farnesina in Venezuela Luigi Vignali avrebbe trovato chiuse tutte le porte delle locali autorità alle quali si chiedevano notizie sui detenuti italiani. Tra loro Alberto Trentini, il cooperante veneziano in carcere da ottobre senza accuse. In una interrogazione chiediamo al responsabile della Farnesina Antonio Tajani di spiegare questo fallimento e le nuove strategie. Avevamo già chiesto chi siano gli altri detenuti che lo stesso Tajani ha definito tempo fa "politici”: chi sono? Da quanto tempo sono detenuti e perché l'Italia non ha mai reso nota questa circostanza?». Così Luana Zanella, capogruppo di Avs alla Camera.
«La famiglia e la comunità di Alberto Trentini aspettano il suo ritorno e informazioni da parte delle nostre autorità che, diversamente da altri simili casi, appaiono molto in difficoltà», conclude Zanella.
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