Sciopero dei treni martedì 6 maggio, garantite alcune Frecce
Sciopero dalle 9 alle 17. Rischiano di essere bloccati non solo i treni regionali, sia veloci che ad andamento lento, ma anche gli Intercity, gli Eurocity e le Frecce di TrenItalia

Saranno pesanti anche in tutto il Veneto e Friuli Venezia Giulia i disagi per i viaggiatori in treno a causa dello sciopero, indetto da Cgil, Cisl, Uil, Orsa, Fast ed Ugl, per martedì 6 maggio, dalle 9 alle 17.
Ossia per otto ore consecutive, al di fuori delle fasce di garanzia protette in base alla legge 146, che vanno dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21.
Rischiano di essere bloccati non solo i treni regionali, sia veloci che ad andamento lento, ma anche gli Intercity, gli Eurocity e le Frecce di TrenItalia. Lo sciopero non riguarda gli Italo di Ntv.
Saranno cancellati numerosi convogli regionali, ma anche alcuni Intercity e Frecce.
In base al programma d’emergenza che scatta in caso di sciopero, anche nel Veneto sono garantiti alcuni Intercity ed alcune Frecce, che sono in orario dalle 9 alle 17.
Tra le Frecce garantite sono numerose quelle che vanno a Napoli, via Bologna, Firenze e Roma, ma poche quelle dirette a Milano Centrale.
Tra i garantiti le Frecce che partono da Venezia Santa Lucia per Napoli Centrale alle 6.26 (da Padova 6.56), alle 7.26 (Padova 7.56), 10.26 (10.56), 14.26 e 16.26.
Confermati il treno che parte da Udine alle 6.15, con arrivo a Milano alle 10.15 e la Freccia delle 10.48 da Venezia Santa Lucia per Milano. Garantiti anche alcuni eurocity per Zurigo e Ginevra ed altri in arrivo dal Friuli Venezia Giulia, che proseguono per Roma o Milano.
Come già negli scioperi degli ultimi mesi, le Ferrovie dello Stato danno la possibilità a chi ha già prenotato il biglietto di ottenere il rimborso pieno sino ad un minuto prima della partenza del treno o di spostare il viaggio in avanti, mentre quelli che hanno prenotato un regionale devono chiederlo entro la mezzanotte di lunedì.
Nella giornata di ieri, sabato 3 maggio, ad esempio, nella stazione di Padova sono stati numerosi i viaggiatori ad avere chiesto ed ottenuto il rimborso totale oppure ad aver riprogrammato il viaggio per i giorni dopo lo sciopero.
I sindacati chiedono il rinnovo del contratto nazionale, scaduto il 31 dicembre 2023, stipendi più alti, turni meno stressanti e maggiore sicurezza sia per i ferrovieri che per i passeggeri.
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