Trasporti, settembre è il mese degli scioperi: si comincia il 4 e 5 con i treni, il 6 tocca agli aerei
Primi disagi in concomitanza con l’agitazione sindacale del personale del Gruppo Fs, Trenitalia, Tper e Trenord: ritardi e cancellazioni dalle 21 di giovedì alle 18 di venerdì

Una tradizione tutta italica: settembre si conferma anche nel 2025 il “mese nero” per i trasporti. Una sfilata di proteste che prenderà il via sui binari, alle 21.00 di giovedì 4, per protrarsi fino alle 18.00 di venerdì 5, in concomitanza con lo sciopero nazionale del personale del Gruppo FS, Trenitalia, Tper e Trenord.
Un incubo potenziale di 21 ore per l’utenza, con i treni che potranno subire cancellazioni o variazioni. Per essere aggiornati è sempre possibile ottenere informazioni su collegamenti e servizi anche attraverso l’app Trenitalia (nella sezione Infomobilità), il sito trenord.it o l’App di Trenord, il sito trenitaliatper.it, e il numero verde gratuito 800 89 20 21. Per ulteriori indicazioni ci si può inoltre rivolgere alle biglietterie o chiedere al personale dell'assistenza clienti.
Va comunque ricordato che i treni che sono già in viaggio a sciopero iniziato arrivano comunque alla destinazione finale se questa è raggiungibile entro un'ora dall'inizio dell'agitazione sindacale: trascorso questo periodo, tuttavia, possono fermarsi in stazioni precedenti a quella di destinazione.
Subito dopo arriverà una giornata di sciopero anche per il trasporto aereo, il 6 settembre (ne è già stata fissata un’altra per il 26 settembre). E altre ne sono programmate a livello locale, in altri giorni, in varie città.
Complessivamente, tra nazionali e locali, sono 11 le giornate di sciopero programmate nei trasporti per il mese di settembre 2025.
Rinunciare o riprogrammare il viaggio
Lo stato di agitazione sindacale, ricorda una nota di Trenitalia, può comportare modifiche al servizio anche prima dell’inizio e dopo la sua conclusione. I passeggeri che viaggiano su Intercity e Frecce e intendono rinunciare al viaggio possono chiedere il rimborso a partire dalla dichiarazione di sciopero e fino all’ora di partenza del treno prenotato.
Chi usa i treni regionali lo può fare fino alle ore 24 del giorno antecedente lo sciopero stesso. In alternativa si può riprogrammare il viaggio, a condizioni di trasporto simili, secondo la disponibilità dei posti. Per i tragitti medio-lunghi i treni garantiti sono consultabili qui. Per il trasporto regionale sono garantiti i servizi essenziali previsti in caso di sciopero nei giorni feriali dalle ore 6.00 alle ore 9.00. L’elenco completo dei servizi garantiti, suddiviso per regione, è disponibile alla pagina di Trenitalia. Per Trenord l'elenco è disponibile sul sito www.trenord.it e per Trenitalia Tper è disponibile sul sito www.trenitaliatper.it.
Come funzionano i rimborsi
Di fronte a possibili ritardi e cancellazioni come funzionano i rimborsi? I viaggiatori che intendono rinunciare al viaggio possono chiedere il rimborso a partire dalla dichiarazione di sciopero: fino all’ora di partenza del treno prenotato, per i treni Intercity e Frecce; fino alle ore 24.00 del giorno antecedente lo sciopero stesso, per i treni Regionali. In alternativa possono riprogrammare il viaggio, a condizioni di trasporto simili, non appena possibile, secondo la disponibilità dei posti.
Quando se ne ha diritto
Trenitalia in caso di sciopero Trenitalia prevede il rimborso integrale senza penali del biglietto non utilizzato se il viaggio è impedito da uno sciopero. In particolare, i passeggeri che scelgono di rinunciare al viaggio a causa di uno sciopero annunciato possono richiedere il rimborso a partire dalla proclamazione dello sciopero stesso. I tempi per chiedere il rimborso cambiano a seconda del treno prenotato (come spiegato qui in alto). Questa differenziazione tiene conto del fatto che i biglietti regionali (spesso non nominativi o senza posto riservato) richiedono una gestione diversa.
Chi non ha voglia di passare dal modulo di rimborso può scegliere l’opzione meno burocratica: spostare o modificare la prenotazione e ripartire su un altro treno, stesso comfort, altra data. Sempre che ci sia posto, ovviamente. Se il treno viene effettivamente soppresso a causa dello sciopero, il rimborso è dovuto integralmente e non è necessaria alcuna attestazione di rinuncia da parte del personale (la cancellazione stessa del treno fa scattare il diritto al rimborso).
Le richieste di rimborso possono essere presentate allo sportello in stazione, oppure tramite il form sul sito entro un anno dalla data del viaggio originario. Come ottenere il rimborso Italo per treni soppressi o in ritardo Anche Italo adotta politiche a tutela dei viaggiatori in caso di sciopero, in linea con la normativa sui diritti dei passeggeri. In base alle regole vigenti, se un treno Italo viene cancellato oppure è previsto un ritardo superiore a 60 minuti, il passeggero ha diritto a richiedere il rimborso integrale del biglietto per la parte di viaggio non effettuata o, se preferisce rinunciare completamente al viaggio, per l’intero tragitto.
Vale anche per i biglietti di andata e ritorno: se lo sciopero rovina la partenza, si può chiedere indietro l’intero importo, ritorno compreso. Per chi invece preferisce partire, Italo mette a disposizione qualche piano B: bus sostitutivi, coincidenze improbabili o il primo treno disponibile dopo la bufera sindacale. Italo prevede inoltre un sistema di indennizzo automatico per i ritardi all’arrivo, che opera anche nei casi di sciopero qualora il viaggiatore decida di intraprendere comunque il viaggio.
Le soglie previste (in linea sempre con la normativa Ue) sono: 25% del prezzo del biglietto per ritardi compresi tra 60 e 119 minuti; 50% del prezzo del biglietto per ritardi pari o superiori a 120 minuti. Come si chiedono i rimborsi I rimborsi possono essere richiesti attraverso l’apposito webform disponibile sul sito di Trenitalia, solo per i biglietti ticketless, presso la biglietteria; telefonando al Call Center, per i biglietti ticketless acquistati sul sito, tramite l’App o il Call Center o tramite posta. Informazioni su collegamenti e servizi anche attraverso l’app Trenitalia, la sezione Infomobilità del sito, il sito www.trenord.it o tramite l’App di Trenord, sito trenitaliatper.it, il numero verde gratuito 800 89 20 21, oltre che nelle biglietterie e presso il personale di assistenza clienti.
Voli Ita cancellati: i diritti dei passeggeri
La compagnia, nella sezione “Informazioni di viaggio” del sito web, invita tutti i viaggiatori che hanno acquistato un biglietto per la giornata dello sciopero a verificare lo stato del proprio volo, prima di recarsi in aeroporto. «I passeggeri che hanno acquistato un biglietto Ita Airways per viaggiare, in caso di cancellazione o di modifica dell'orario del proprio volo, potranno cambiare la prenotazione senza alcuna penale o chiedere il rimborso del biglietto (solo se il volo è stato cancellato o ha subito un ritardo pari o maggiore di 5 ore) chiamando il numero +39 06 85960020 dall'Italia e dall'estero, oppure contattando l'agenzia di viaggio presso cui hanno acquistato il biglietto», scrive la compagnia. Enac, l’ente del settore, garantisce il trasporto nelle fasce 7-10 e 18-21.
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