Lo stalker che aveva osannato Turetta parla al telefono con Gino Cecchettin
Il 19enne è ricoverato in Psichiatria, nei giorni scorsi aveva aggredito la ex fidanzata. Sui social, i suoi post che definivano l’assassino di Giulia Cecchettn un esempio. Sabato la telefonata con il padre della studentessa uccisa

Mezzo chilometro di distanza e un braccialetto elettronico pronto a suonare nel caso in cui il limite venisse superato. “Zeus”, il 19enne ferrarese che sabato scorso ha aggredito la sua ex fidanzata a Mirano, non ha ancora ricevuto la decisione del giudice perché da tre giorni si trova ricoverato nel reparto di Psichiatria: dovrebbe uscirne lunedì e a quel punto si vedrà notificare la misura restrittiva; potrà decidere di rifiutare il dispositivo di sorveglianza, ma in quel caso il tribunale risponderà inasprendo il provvedimento.
Intanto, anche dal letto dell’ospedale emiliano, il giovane è riuscito a parlare con Gino Cecchettin, avendo così modo di scusarsi per i suoi vecchi post sui social in cui inneggiava a Filippo Turetta come a un esempio da seguire.
Il ragazzo è finito al centro delle cronache di quattro province: dalla sua Ferrara ha raggiunto Mirano, dove la ex 18enne aveva trovato rifugio a casa degli zii; poi si è spostato nel Vicentino, dove la giovane abita con la madre, per introdursi nel giardino della casa di lei e liberare uno dei suoi due ratti domestici; quindi è andato a Civitavecchia, dove sarebbe dovuto comparire in tribunale per rispondere di una denuncia sporta da una sua precedente fidanzata, che l’ha querelato per fatti risalenti al 2021. In Lazio il 19enne è finito al pronto soccorso a causa di un gesto autolesionista, l’ha recuperato il padre e l’ha portato dagli specialisti ferraresi. In mezzo a tutto questo due diversi fermi da parte dei carabinieri e un obbligo di firma per resistenza a pubblico ufficiale.
Venerdì, parlando dall’ospedale, Zeus ha chiesto perdono a tutti, ha promesso di non provare più a contattare nessuno della famiglia di lei (anche se gli ultimi messaggi risalirebbero appena a un paio di giorni fa), ha spiegato di essere affetto da disturbo bipolare e di non essersi reso conto di quello che faceva e che diceva; e, nell’elenco dei pentimenti, c’era anche la volontà di raccogliere l’invito del padre di Giulia Cecchettin, che dopo aver letto sui giornali dei suoi precedenti post a favore dell’omicida della figlia aveva espresso il desiderio di incontrare il 19enne ferrarese. I due si sono parlati al telefono, Cecchettin avrebbe sentito il giovane dispiaciuto e contrito, ma ha preferito non approfondire.
La misura cautelare nei confronti del ragazzo sarà spiegata nei dettagli non appena lui sarà dimesso dall’ospedale: il codice rosso attivato dalla procura veneziana ha portato al divieto di avvicinamento, che dovrebbe riguardare anche i famigliari della ragazza - quindi non solo la casa del Vicentino ma anche il territorio di Mirano, dove abitano gli zii.Il braccialetto elettronico - nel caso in cui lui dovesse accettare di portarlo - farà scattare un allarme anche per la 18enne, che avrà un ricevitore per essere subito informata nel caso di una violazione.
Se invece Zeus sceglierà per una misura alternativa si vedrà inevitabilmente inasprire il provvedimento, forse andando in direzione degli arresti domiciliari.
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